2007

E’ “APNEA” IL SESTO LUNGO IN CONCORSO A MAREMETRAGGIO

L’opera prima di Dordit sarà all’ Ariston da venerdì 30 marzo
Continua la nuova modalità di visione e votazione delle opere prime in concorso per la sezione Ippocampo – Opere Prime, riservata al lungometraggio e a quei registi che hanno esordito sul grande schermo dopo aver avuto un trascorso nell’ambito del corto.
Questa volta il film presentato al cinema Ariston sarà “Apnea”, opera prima di Roberto Dordit, con Claudio Santamaria, Fabrizia Sacchi e Michela Noonan.

Continua a leggere

E’ “PER NON DIMENTICARTI IL QUINTO LUNGO IN CONCORSO A MAREMETRAGGIO”

L’opera prima della Avati sarà all’ Ariston da venerdì 23 febbraio
Continua la nuova modalità di visione e votazione delle opere prime in concorso per la sezione Ippocampo – Opere Prime, riservata al lungometraggio e a quei registi che hanno esordito sul grande schermo dopo aver avuto un trascorso nell’ambito del corto.
Questa volta il film presentato al cinema Ariston sarà “Per non dimenticarti”, opera prima di Mariantonia Avati (figlia del più noto Pupi), con Anita Caprioli, Ettore Bassi e Enrica Maria Modugno.

Continua a leggere

Diario di bordo di “Per non dimenticarti”

ALLE SOGLIE DELLA VITA
Esistono film che prendono alla gola per l’emozione.
Frammenti di cinema, improvvisi o meditati, che tolgono allo spettatore la razionalità, il senso critico, per riportarlo – vergine – al cuore delle sensazioni più autentiche.
Succede proprio a chi va a conoscere “Per non dimenticarti”, splendida opera di Mariantonia Avati, altro appuntamento di rilievo della sezione Ante(opere) prime voluta da Maremetraggio.
Siamo a Roma nel 1947, la guerra è da poco finita e faticosa affiora la parola “ricostruzione”. E’ un’ Italia povera eppure speranzosa, tenera e tragica, indifesa e struggente, quella che troviamo in ospedale; sospesa tra i sogni e la gelida realtà, la paura del futuro e le aspettative del presente. Qui, nove creature stanno per venire alla luce.
Nove donne, nove destini femminili incrociati, nove piccole fiammelle avvolte dalle lenzuola ruvide di un casermone grigio, tra infermiere poco pazienti e severi dottori dal pizzetto bianco.
C’è una giovane protagonista (Anita Caprioli), anche lei incinta, che vede tutto con sguardo malinconico e partecipe: a lei toccherà la disgrazia più grande, la perdita del bambino che ha in grembo.
Le altre sono foglie al vento di diversa natura: la straniera che non ama il marito e vorrebbe scappare con il suo “vero” uomo del cuore (un bravissimo Massimo Bonetti);la stralunata che ha fatto l’amore con un soldato di colore ed ora deve portare sé stessa e il suo “figlio della colpa” lontano, molto lontano…
C’è, ancora, chi ha il marito nei guai fino al collo, perché non sa guidare ben i pullman ed ha trascinato tutti in un incidente, reale e metaforico.
Altre ancora, dolci e spaventate, unite in una scorpacciata di castagne e nel guardare la neve alla finestra, mentre si invocano i santi e gli abbracci sono sempre intrisi di pianto.
Togliamoci subito il pensiero: Mariantonia Avati è dotatissima ed il suo apologo – fiaba si segnala per il senso straziante di verità di fronte alla più sacra delle coppie: una madre ed il suo bambino.
Si partecipa, ci si commuove, si parteggia per queste eteree eroine positive, soprattutto si loda la non comune vena antiretorica che ammanta una materia narrativa così facile al cliché ruffiano ed ammiccante.
Sfida vinta per la figlia di Pupi Avati, la cui presenza – inevitabile – traspare da certi scorci, da certe emblematiche sequenze che un po’ rimandano ai capolavori minimalisti del cineasta bolognese “Le strelle nel fosso” (1978) in primis.
In definitiva, un’altra bella serata di cinema, a cui consegnano il proprio motivato contributo attori puntuali come Enrica Maria Modugno, Chiara Sani, Ettore Bassi e perfino l’indimenticata ex “signorina buonasera” Rosanna Vaudetti.
Appuntamento al cinema Ariston per un nuovo titolo “tutto italiano”.
 
Riccardo Visintin

Continua a leggere

Diario di bordo della conferenza stampa del 21 febbraio

MAREMETRAGGIO 2007: LA PROFONDA ONDA AZZURRA SI AVVICINA!
…e promette di essere un’onda di quelle indimenticabili, avvolgente a dir poco!
Se n’è avuto palese sentore mercoledì 21 febbraio 2007, quando nel “quartier generale” di Maremetraggio in via Pozzo del Mare, è stata ufficialmente presentata un’ anteprima dell’ottava edizione del Festival.
Un’ edizione quanto mai ricca e articolata, sempre per quella medesima volontà di cooperazione che per l’associazione è un “must” sempre rispettato. Attraverso il contatto e il dialogo con le altre realtà culturali presenti in città – ha sottolineato più volte Chiara Valenti Omero – si può sperare di crescere, e del resto Trieste con i suoi cinque festival cinematografici annuali può a buon diritto fregiarsi del titolo di “città multimediale”.
Cosa ci riserva – senza togliere suspense e anticipare sorprese saporite – il nuovo programma concretizzato da Maddalena Mayneri.
Stavolta i lungometraggi in concorso vengono presentati durante la stagione “fredda”, consentendo ai medesimi una maggiore visibilità a livello distributivo.
Le sezioni Cei, Corallino e Maremetraggio resteranno “corpus” palpitante della manifestazione: per conoscere i territori inesplorati del cinema proveniente dal centro Europa, per aiutare i più giovani ad approcciarsi al cinema, per scoprire come e cosa premiano all’estero quando si tratta di “short movies”.
Particolarmente apprezzato la scorsa estate, il Maremetraggio Village tornerà in Piazza della Borsa come microcosmo palpitante di umanità cinematografica e non; incontri e dibattiti saranno all’ordine del giorno, per tutti quelli che vogliono approfondire una visione cinematografica e anche per quelli che vogliono solo polemizzare!
Sempre attenta al nuovo e al “non esplorato”, l’ Associazione Maremetraggio invita il proprio pubblico ad interagire con lei, inventando uno slogan per l’edizione 2007! E’ un’ idea originale e simpatica, oltretutto premiata dalla presenza come ospite al week-end finale del Festival per chi dimostra più inventiva e creatività.
Altro ancora sarà da corollario, mentre di giorno in giorno cresce il lavoro e l’impegno dello staff tutto, per portare sempre più cinema sulla battigia del golfo.
Infine un brindisi “rossovivo” con spumante dolce ha suggellato l’incontro con giornalisti ed addetti ai lavori.
Appuntamento a luglio e, of course, attenti all’onda!
 
Riccardo Visintin

Continua a leggere

Elenco Lungometraggi (sezione Ippocampo – Opera prima)

In questa sezione vengono proposte opere prime dirette da registi che devono avere iniziato la loro carriera con un cortometraggio. La selezione dei film in concorso avviene a cura e a giudizio insindacabile della Direzione Artistica del Festival. Continua a leggere

Elenco Cortometraggi (sezione CEI)

Sezione dedicata a film brevi provenienti dai Paesi che fanno parte della CEI (Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Macedonia, Moldavia, Polonia, Romania, Serbia e Montenegro, Slovacchia, Slovenia, Ucraina). Continua a leggere

Elenco Cortometraggi (sezione Maremetraggio)

In questa sezione concorrono i cortometraggi vincitori dei Festival italiani ed europei selezionati. La selezione dei festival e dei film avviene a cura e a giudizio insindacabile della Direzione Artistica del Festival. Il corto selezionato non dovrà comunque superare i 20 minuti di durata. Continua a leggere

Sezione Corallino

Sezione dedicata al miglior cortometraggio realizzato a livello nazionale dalle scuole medie superiori ed inferiori. La Direzione del Festival nominerà una giuria di esperti per assegnare il premio Corallino al miglior cortometraggio delle scuole inferiori e delle scuole superiori. Continua a leggere

Libera la tua creatività, crea uno slogan per il Festival Maremetraggio e vinci un week-end a Trieste

Maremetraggio, Festival Internazionale del cortometraggio e delle opere prime, si affida alla creatività del suo pubblico per trovare uno slogan per la prossima edizione. Il Festival si terrà, per l’ottavo anno consecutivo, a Trieste dal 30 giugno al 7 luglio.

Continua a leggere

Diario di bordo de “L’aria salata”

LA GABBIA DELLA FARFALLA UMANA

Venerdì 9 febbraio 2006, è di scena il grande cinema italiano al cinema Alcione; alla presenza del regista Alessandro Angelini e di uno dei protagonisti (Giorgio Colangeli) è stato infatti proiettato “L’Aria salata”, nuovo pregevole titolo del progetto Maremetraggio ante (opere) prime.

Una città (Roma), livida e non certo “da cartolina”, un carcere (Rebibbia) dove ogni sguardo è un martirio, una lama gelida, un destino frammentario.

In questo perimetro si muovono due uomini, un giovane educatore di detenuti di nome Fabio (Giorgio Pasotti) e un assassino dal destino perduto, Luigi Sparti (l’ attore Giorgio Col angeli).

Già dal primo incontro salta a galla la terribile verità: Fabio e Luigi sono figlio e padre, ricongiunti dalla fatalità, faccia a faccia in un ambiente deprimente ed ossessivo. L’incontro ha tutti i crismi dello scontro: straziante, dolorosa, la riconciliazione passa attraverso troppi setacci e troppi contraccolpi. Ogni gesto, ogni parola, sono benzina sul fuoco.

Luigi Sparti ha ucciso un uomo, non chiede indulgenza e non la sente per il suo prossimo: vittima di un cinismo catacombale, non sa cosa farsene di questo figlio ritrovato che dà ordini, che sentenzia, che accusa, ferito per la mancata presenza paterna.

Insperata, arriva una giornata fuori dal pianeta – carcere, una “ventiquattro ore” di permesso; per Luigi Sparti è quasi un martirio, poiché deve conoscere la sorella di Fabio (cioè sua figlia) e rimettere in moto altri meccanismi che portano dritto ad un lungo tunnel dell’ orrore. Afflitto da crisi epilettiche, sobillato dai compagni di cella che lo minacciano e gli chiedono “favori” , l’uomo stenta a credere che il barlume di luce proposto dal figlio possa essere un fuoco caldo.

Il finale del film, brusco e anticonsolatorio, aggiunge verità a quest’ opera tesa e drammatica, sorretta da un formidabile duo di interpreti che non dimenticheremo.

Quando si parla di crisi del cinema italiano lo si fa spesso a sproposito, citando alla rinfusa e magari omettendo qualche debutto di valore, come questo del giovane documentarista Alessandro Angelini, presente venerdì sera ad un simpatico incontro pubblico.

Lo “sguardo lungo” della Associazione Maremetraggio ha permesso visibilità a questo film, proseguendo in una lunga tradizione di “scoperte” e “riscoperte” cinematografiche.

Simile a una farfalla, che vive lo spazio di una giornata, anche Luigi Sparti vive fuori dalla gabbia per 24 ore soltanto, tra sorsi di redenzione e il risucchio verso un destino esistenziale tragico ed inevitabile.

Appuntamento a presto, con il prossimo titolo della sezione ante (opere) prime, nuovo progetto “dei mesi freddi ” di Maremetraggio.

 

Riccardo Visintin

Continua a leggere