A SUD DI LAMPEDUSA

Andrea Segre
Italia / Italy 2006, miniDV, 30’

 

I camion che attraversano il deserto del Teneré; le agenzie di viaggio che da Agadez, nel nord del Niger, organizzano i passaggi; ma soprattutto i rimpatri coatti effettuati dalla Libia sotto le pressioni europee.
Questo film racconta la faccia nascosta di un’emigrazione di cui noi spesso vediamo solo l’ultima tappa, lo sbarco nell’isola di Lampedusa.


The lorries that cross the Teneré desert; the travel agencies that from Agadez, in the north of Niger, organize trips; but, above all, the forced repatriations carried out by Lybia under European pressure.
This film shows the hidden side of an emigration of which we normally only see the final step: the arrival on the island of Lampedusa.

sceneggiatura / screenplay
Andrea Segre, Stefano Liberti, Ferruccio Pastore

fotografia, montaggio / cinematographer, editing
Andrea Segre

genere / genre
Documentario / Documentary

produzione / production
CeSPI – SID

distribuzione / distribution
ZaLab

COME IL PESO DELL’ACQUA

Andrea Segre
Italia / Italy 2014, HD, 108’

 

Per oltre dieci anni abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi economici, politici e militari a tentare di chiudere la frontiera mediterranea: c’è chi l’ha fatto con più cautela e chi con più cattiveria, ma lo scopo unico era comunque e sempre “ridurre il numero di sbarchi”, fermare e contenere. Un orizzonte che ha schiacciato le nostre capacità di ascoltare e capire i motivi e le scelte di chi viaggia. Come il peso dell’acqua, attraverso le storie di tre donne e lo sguardo di due grandi narratori civili, cerca di modificare questo orizzonte.


For over ten years, we have concentrated all of our economic, political and military forces in an attempt to close the Mediterranean border. Some have done it carefully and others more harshly, but the only objective has always been to simply “reduce the number of arrivals”, to close and to contain. A horizon that has severely reduced our capacity to listen to and understand the motives and choices of those who make the trip. By telling the story of three women and getting the insights of two great civilian narrators, Come il peso dell’acqua seeks to change this horizon.

sceneggiatura / screenplay
Andrea Segre, Stefano Liberti, Marco Paolini, Giuseppe Battiston

fotografia / cinematographer
Matteo Calore, Pasquale Mari

montaggio / editing
Sara Zavarise

musica / music
Piccola Bottega Baltazar

tecnico del suono / sound editor
Riccardo Spagnol

genere / genre
Documentario / Documentary

produzione / production
RAI 3, Ruvido Film

distribuzione / distribution
ZaLab

MARE CHIUSO

Andrea Segre, Stefano Liberti
Italia / Italy 2012, HD, 70’

 

In seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi del 2009, le barche dei migranti intercettate in acque internazionali nel Mediterraneo sono state sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove non esisteva alcun diritto di protezione e la polizia esercitava indisturbata varie forme di abusi e di violenze. Molti dei respinti, circa 2000 persone, erano richiedenti asilo. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha recentemente condannato l’Italia per aver violato la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.


Following the 2009 agreement between Gaddafi and Berlusconi, migrant ships intercepted in international waters in the Mediterranean were systematically taken back to Libyan territory, where there were no rights to protection and the police serenely carried out various forms of abuse and violence. Many of those returned, about 2000 people, had requested asylum. The European Court of Human Rights in Strasbourg has recently condemned Italy for having breached the European Convention of Human Rights.

sceneggiatura / screenplay
Andrea Segre, Stefano Liberti

fotografia / cinematographer
Andrea Segre, Matteo Calore, Simone Falso

montaggio / editing
Sara Zavarise

musica / music
Piccola Bottega Baltazar

tecnico del suono / sound editor
Riccardo Spagnol

genere / genre
Documentario / Documentary

produzione / production
ZaLab, Open Society Foundations, JOLEFILM

distribuzione / distribution
ZaLab

IL SANGUE VERDE

Andrea Segre
Italia, Francia / Italy, France 2010, miniDV, 60’

 

Gennaio 2010, Rosarno, Calabria. Le manifestazioni di rabbia degli immigrati mettono a nudo le condizioni di degrado e ingiustizia in cui vivono quotidianamente migliaia di braccianti africani, sfruttati da un’economia fortemente influenzata dal potere mafioso della ‘Ndrangheta. Per un momento l’Italia si accorge di loro, ne ha paura, reagisce con violenza, e in poche ore Rosarno viene “sgomberata” e il problema “risolto”. Ma i volti e le storie dei protagonisti degli scontri di Rosarno dicono che non è così. Scovarle e dare loro voce è oggi forse l’unica via per restituire al Paese la propria memoria: quella di quei giorni di violenza e quella del proprio recente quanto rimosso passato di miseria rurale.


January, 2010; Rosarno, Calabria. The frenzied demonstrations of immigrants reveal the stark truth of the decaying and unjust conditions in which thousands of African day labourers live every day, exploited by an economy strongly influenced by the mafia power of the ‘Ndrangheta. For a moment Italy becomes aware of them, fears them, reacts with violence, and in just a few hours Rosarno is “cleared” and the problem is “resolved”. But the faces and the stories of the protagonists of these clashes in Rosarno tell us that this is not the case. Discovering them and giving them a voice is today perhaps the only way to bring back the true memory of what happened: days of violence and very recent past removal of rural misery.

sceneggiatura / screenplay
Andrea Segre

fotografia / cinematographer
Luca Bigazzi, Matteo Calore, Andrea Segre

montaggio / editing
Sara Zavarise

musica / music
Piccola Bottega Baltazar, The XX

tecnico del suono / sound editor
Riccardo Spagnol

genere / genre
Documentario / Documentary

produzione / production
ZaLab con RAI3 , AETERNAM FILMS, JOLEFILM

distribuzione / distribution
ZaLab

ANTONIA

Ferdinando Cito Filomarino
Italia, Grecia / Italy, Greece 2015, 35mm, 96’

Antonia Pozzi scrive poesie. Lo fa in segreto, e non immagina che un giorno sarà uno dei maggiori poeti italiani del Novecento. Vive in quella società sorda che è la Milano degli anni ’30. Antonia ama, scrive, fotografa e scala montagne. Questi sono gli ultimi dieci anni della sua breve vita.


Antonia Pozzi writes poetry in secret. She does so, of course, not knowing that she is to become one of the most important Italian poets of the 20th century. She lives in 1930s Milan under a regime that is deaf to her. Antonia falls in love, writes, takes photographs and climbs mountains. These are the last ten years of her brief, intense life.

sceneggiatura / screenplay
Ferdinando Cito Filomarino, Carlo Salsa

fotografia / cinematographer
Sayombhu Mukdeeprom

montaggio / editing
Walter Fasano

costumi / costume designer
Ursula Patzak

scenografia / set decoration
Bruno Duarte

cast
Linda Caridi, Filippo Dini, Alessio Praticò, Luca Lo Monaco, Perla Ambrosini, Federica Fracassi, Maurizio Fanìn, Hervé Barmasse, Alberto Burgio

genere / genre
Fiction

produzione / production
Luca Guadagnino, Marco Morabito

ARIANNA

Carlo Lavagna
Italia 2015, 4K, Dolby 5.1, 83’

Arianna ha diciannove anni ma ancora non ha avuto il suo primo ciclo mestruale. Gli ormoni che il suo ginecologo le ha prescritto non sembrano avere effetto sul suo sviluppo, a parte un leggero ingrossamento del seno che però le provoca fastidio. All’inizio dell’estate, i suoi genitori decidono di riprendere possesso del casale sul lago di Bolsena dove Arianna era cresciuta fino all’età di tre anni e in cui non era ancora tornata. Durante la permanenza nella casa, antiche memorie cominciano a riaffiorare, tanto che Arianna decide di rimanere anche quando i genitori devono rientrare in città.
I pomeriggi passano lenti e silenziosi, mentre Arianna comincia a indagare sul proprio corpo e sul proprio passato; l’incontro con la giovane cugina Celeste – così diversa e femminile rispetto a lei – e la perdita della verginità con un ragazzo della sua età, spingono Arianna a confrontarsi definitivamente con la vera natura della propria sessualità.

Sceneggiatura
Carlo Salsa, Carlo Lavagna, Chiara Barzini

Fotografia
Hélène Louvart

Montaggio
Lizabeth Gelber

Musica
Emanuele de Raymondi

Tecnico del suono
Ivano Mataldi

Costumi
Zazie Gnecchi Ruscone

Scenografia
Fabrizio D’Arpino

Cast
Ondina Quadri, Massimo Popolizio, Valentina Carnelutti, Corrado Sassi, Blu Yoshimi, Eduardo Valdarnini

Genere
Fiction

Produzione
Ring Film, Rai Cinema

Distribuzione
Istituto Luce Cinecittà

I CORMORANI

Fabio Bobbio
Italia / Italy 2016, DCP, 88’

Nell’estate dei loro dodici anni Matteo e Samuele passano le giornate tra il fiume, il bosco e il centro commerciale, ma rispetto agli anni precedenti qualcosa sta cambiando. Il gioco diventa noia, la fantasia cede il passo alla scoperta, l’avventura si trasforma in esperienza di vita. Un’estate senza inizio e senza fine, il racconto di un’amicizia, di un’età e di un territorio costretti a mutare con il tempo che scorre inesorabile.


In the summer of their twelfth year, Matteo and Samuele spend their days between the river, the forest and the shopping centre. But, compared to previous years, something is changing. The game becomes boring, imagination gives way to discovery, adventure turns into life experience. A summer without beginning and without end, a story about a friendship, an age and a land which are obligated to change with the inexorable passage of time.

sceneggiatura, montaggio / screenplay, editing
Fabio Bobbio

fotografia / cinematographer
Stefano Giovannini

musica / music
Ramon Moro, Paolo Spaccamonti

tecnico del suono / sound editor
Manuel Paradiso, Simone Olivero

cast
Samuele Bogni, Matteo Turri, Valentina Padovan

genere / genre
Fiction

produzione, distribuzione / production, distribution
Strani Film

I TALK OTHERWISE

Cristian Cappucci
Italia, Svizzera / Italy, Switzerland 2015, HD, Dolby 5.1, 117’

Un film che percorre l’Europa lungo lo sguardo del Danubio. Realizzato attraversando 8 paesi e 9 idiomi, da Ovest a Est, dal Capitalismo al Comunismo, dalla Foresta Nera al Mar Nero, scorrendo tra le mescolanze, le fratture e le contraddizioni culturali delle terre che il grande fiume attraversa. Come un road movie si muove dalle sorgenti in Germania, passando per l’Austria e alcuni paesi dell’ex blocco comunista – Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria, Romania – fino a sfociare nel Mar Nero, in un viaggio dal passato all’avvenire dell’Europa.


A film about a journey along the Danube from the viewpoint of the river itself. The shoot spanned 8 countries and 9 languages, from West to East, from Capitalism to Communism, from the Black Forest to the Black Sea, flowing between the mixtures, the rafts, and the cultural contradictions of the lands crossed by the great river.
Conceived as a road movie, it follows the river from its source in Germany, across Austria and some former Communist countries – Slovakia, Hungary, Croatia, Serbia, Bulgaria, Romania – all the way to its mouth in the Black Sea, on a journey from the past to the future of Europe.

sceneggiatura / screenplay
Christian Cappucci

fotografia / cinematographer
Alessio Valori

montaggio / editing
Manuel Donninelli

musica / music
Marco Biscarini, Alessandro Cipriani, Daniele Furlati, Jan Maio

tecnico del suono / sound editor
Maurizio Argentieri

genere / genre
Sperimentale / Experimental

produzione / production
InClouds

distribuzione / distribution
Microcinema

MOJ BRATE

Nazareno M. Nicoletti
Italia, Canada, Bosnia Herzegovina / Italy, Canada, Bosnia Herzegovina 2015, Digital, Dolby 5.1, 78’

Attore, clown, archeologo e ricercatore universitario, Alberto Musacchio muore suicida nel 2001. La sua scomparsa lascia una ferita in tante persone che Alberto aveva sfiorato con la sua vitalità. Tra queste Stefano, 14 anni dopo, intraprende un viaggio per raccogliere le tracce emotive di questa esistenza che si è srotolata tra Roma, Mostar – dove insieme avevano organizzato laboratori teatrali per bambini e adolescenti traumatizzati dalla guerra – e il Canada, dove negli ultimi anni della sua vita Alberto insegnava e studiava. E dove ha lasciato scritto che fossero conservate le sue ceneri.


Actor, clown, archeologist and university researcher Alberto Musacchio took his own life in 2001. His death hurt many people who had been touched by his vitality. One of these was Stefano who, fourteen years later, goes on a journey looking for the emotional traces left by Alberto’s life and work. He visits Rome, Mostar – where together they had run theater workshops for children and youths traumatized by war – and Canada, where Alberto spent the last years of his life studying and teaching, and where he also requested in writing that his ashes should remain.

sceneggiatura, fotografia, montaggio / screenplay, cinematographer, editing
Nazareno M. Nicoletti

musica / music
Marco Messina

tecnico del suono / sound editor
Matteo Pagliarosi

cast
Stefano Gabrini, Marco Musacchio, Hamica Nametak, Andrea Arcangeli, William Anselmi, Karen Tomashavsky, Vincenzo Maselli, Deb Joly

genere / genre
Documentario / Documentary

produzione / production
Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema

MONTEDORO

Antonello Faretta
Italia / Italy 2015, Super 16mm, Dolby Surround, 90’

Una donna americana di mezza età scopre inaspettatamente le sue vere origini solo dopo la morte dei genitori. Profondamente scossa, e in preda ad una vera e propria crisi di identità, decide di mettersi in viaggio sperando di poter riabbracciare la madre naturale mai conosciuta. Si reca così in un piccolo e remoto paese dell’Italia del Sud, Montedoro. Al suo arrivo viene sorpresa da uno scenario apocalittico: il paese, adagiato su una maestosa collina, è completamente abbandonato e sembra non sia rimasto più nessuno.


A middle aged American woman unexpectedly discovers her true origins after her parents’ death. Deeply moved, mired in an identity crisis, she decides to travel with the hope of her biological mother, whom she never knew. She therefore goes to a small and remote place in the South of Italy, Montedoro. Upon her arrival she finds an apocalyptic scene: the village, perched on a majestic hill, is completely abandoned and nobody seems to live there anymore.

sceneggiatura / screenplay
Antonello Faretta

fotografia / cinematographer
Giovanni Troilo

montaggio / editing
Maria Fantastica Valmori

musica / music
Vadeco

tecnico del suono / sound editor
Stefano Sabatini

costumi / costume designer
Federica Groia

scenografia / set decoration
Nunzia Decollanz

cast
Pie Marie Mann, Joe Capalbo, Caterina Pontrandolfo, Luciana Paolicelli, Domenico Brancale, Anna Di Dio, Mario Duca, Aurelio Donato Giordano

genere / genre
Fiction

produzione, distribuzione / production, distribution
Noeltan srl