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Esiodo consigliava: “Quando tratti con tuo fratello sii cortese, ma vedi di avere un testimone.” Dunque considerava l’essere fratelli una sicura fonte di possibili malintesi, di vessazioni, di sopraffazioni…

 

Regia: Simona Izzo, Ricky Tognazzi
Sceneggiatura: Simona Izzo, Graziano Diana
Fotografia: Tani Canevari
Musica: Andrea Guerra
Cast: G. Tognazzi, M. Catania, F. Venditti, I. Sastre
Formato: 35 Mm
Durata: 105’
Produzione: Massimo Ferrero – Blu Cinematografica
Distribuzione: 20th Century Fox Italia

BIOGRAFIA: Simona Izzo. Nata a Roma nel 1953, comincia la sua carriera nel mondo dello spettacolo sin dalla più tenera età, infatti lavora come doppiatrice. Il doppiaggio le farà vincere il Nastro d’argento nel 1990 per aver dato la voce al personaggio interpretato dall’attrice Jacqueline Bisset nel film “Scene di lotta di classe a Beverly Hills”. In seguito comincia a recitare, infatti si fa conoscere al grande pubblico come attrice, tra i film interpretati ricordiamo: “In camera mia” (1992) diretto da Luciano Martino, “Prestazione straordinaria” di Sergio Rubini (1994), “Simpatici e antipatici” di Cristian De Sica (1997). Successivamente cura anche la sceneggiatura di diversi film come “Piccoli equivoci”, “Ultrà”, “La scorta”, “Vite Strozzate” (1995) e “Canone inverso” (2000) di Ricky Tognazzi e “Commedia sexy” (2001) per la regia di Claudio Bigagli. Il suo esordio nella regia è con la sorella Rossella, nel 1986, con un Film Tv, “Parole e baci”. Nel 1994 dirige “Maniaci sentimentali”, una divertente commedia sul matrimonio che le vale il David di Donatello come miglior regista esordiente.

Ricky Tognazzi. Nato a Milano il 1 maggio 1955, figlio d’arte, il padre è l’attore Ugo Tognazzi e sua madre è l’attrice inglese Pat O’Hara. Ha tre fratelli più piccoli, nati dagli altri due matrimoni del padre, Thomas, Gianmarco e Maria Sole, tutti lavorano nel cinema. E’ sposato con Simona Izzo, nota doppiatrice, regista scenografa e attrice, con la quale in questi ultimi anni ha realizzato diversi film. Sin da bambino recita in piccole parti accanto al padre, studia prima in Inghilterra, poi in Italia al Cine-TV e al DAMS di Bologna e consegue il diploma all’Istituto di Stato per la cinematografia. Terminati gli studi, inizia a collaborare come aiuto regista, prima con il padre poi per registi del calibro di Nanny Loi, Pupi Avati, Luigi Comencini, Ponzi e Leone.
La sua prima opera da regista risale al film per la televisione “Fernanda” del 1987, che faceva parte della serie “Piazza Navona”, in seguito ha girato molti altri film, e ultimamente anche uno per la televisione. Le regie più significative sono: 1989 “Piccoli equivoci”, 1990 “Ultrà”, 1993 “La scorta” e nel 2000 “Canone inverso”. Ha firmato la sceneggiatura e la regia di un film televisivo sulla vita di Papa Giovanni XXIII, dove si è ritagliato anche una parte da attore nelle vesti di Monsignor Radini Tedeschi.
Come attore la sua filmografia è molto ricca, ha esordito sin da bambino accanto al padre, un film per tutti “I Mostri” del 1963, dove faceva la parte del figlio nell’episodio “L’educazione sentimentale”, accanto a suo padre. Da adulto ha partecipato a film come “Qualcosa di biondo” del 1984, “La famiglia” del 1987 di Ettore Scola, “Caruso Paskoski di padre polacco” del regista e attore Francesco Nuti, “Arrivederci e grazie” entrambi nel 1988, mentre nel 1993 recita in “Maniaci Sentimentali” , diretto dalla sua attuale compagna Simona Izzo, nel 2000 gira e recita nel film “I giudici – Vittime eccellenti”, mentre la sua ultima prova sia di attore che di regista che di sceneggiatore è il film per la televisione “Il Papa Buono”. Nella sua carriera, Ricky Tognazzi ha ricevuto diversi premi : 1990 Nastro d’Argento come miglior regista esordiente per il film “Piccoli equivoci”, 1991 David di Donatello come miglior regia per “Ultrà”, film che ha vinto anche il Filmfest di Berlino per la miglior regia, 1993 premio David di Donatello per la miglior regia per il film “La scorta”, 2000 premio David Scuola per il film “Canone inverso”.

SINOSSI
Esiodo consigliava: “Quando tratti con tuo fratello sii cortese, ma vedi di avere un testimone.” Dunque considerava l’essere fratelli una sicura fonte di possibili malintesi, di vessazioni, di sopraffazioni. Il nostro protagonista, Flavio, ci va giù più ruvido: “Un fratello è un estraneo che nasce prima o dopo di te”. Nel suo caso, lui aveva dieci anni quando ha ricevuto in regalo – si fa per dire – da sua madre un fratello, Francesco. Da quel momento è con lui che ha dovuto dividere la vita, l’azienda di famiglia, il cuore di sua madre, il rispetto di suo padre e, perchè no, anche le donne…
Francesco ha trent’anni ed è un single impenitente. Non sopporta più il mondo così com’è ma non fa niente per cambiarlo. Filosofo strampalato, ironico e disilluso, è alle prese con l’ennesimo appuntamento al buio organizzatogli dalla cognata Laura. Durante una serata sconclusionata e travolgente conosce così Elisa. Fragile, bionda, eterea, Elisa è l’insegnante di danza delle bambine di Flavio, ma soprattutto è da due anni la sua amante segreta. Come suol dirsi, la trama s’infittisce. I colpi di scena si susseguono, e i conflitti esplodono in un incontro a quattro dove Flavio, oltre a ubriacarsi, dirà alla moglie, quando il fratello ed Elisa si sono defilati, che ama un’altra e che tra loro è finita. Ma altri accadimenti, ben più dolorosi, sconvolgeranno in modo definitivo le esistenze di tutti…
Dal romanzo omonimo di Lorenzo Licalzi

 

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