Il pitching è uno strumento per sceneggiatori e registi per raccontare le loro storie in un lasso di tempo e parole limitati.
In circa 5 minuti, l’oratore deve promuovere un film che dura da 10 a 30 minuti. È uno strumento che viene utilizzato spesso nell’industria cinematografica – per attirare l’attenzione di un produttore, per discutere con il proprio team o per interfacciarsi con gli enti che potrebbero finanziare il progetto. Sebbene il pitching abbia i suoi limiti, permette al pubblico di capire di cosa tratta il progetto e quindi di provare o meno un’attrazione attraverso la scelta delle parole, la struttura della presentazione e le emozioni che l’oratore prova.
ShorTS, il pitching viene usato come uno strumento per individuare i potenziali difetti e analizzare le problematiche che una storia può presentare in base ai feedback e al coinvolgimento degli altri partecipanti. La dinamica di gruppo, infatti, qui è essenziale. È spesso molto più facile individuare punti deboli nel pitching di qualcun’altro piuttosto che nel proprio. Lo ShorTS Pitching Training offre ai partecipanti gli strumenti per rielaborare il proprio soggetto attraverso un laboratorio pratico concentrato in due giornate.

Progetti selezionati

Apnea by Bernadette Pálfi (Hungary)

Following by Pavel Ruzyak (Czech Republic)

Forth and Black by Philip Kiulpekidis (Czech Republic)

The good girls club by Lida Vartzioti (Greece)

Last wish by Panagiotis Kountouras (Greece)

Other waves by Federico Turani (Italy)

The Retarded by Mattia Napoli (Italy)

Stoj! by Giulio De Paolis (Italy/Slovenija)

Stray by Lkhagvadulam Purev-Ochir (Portugal)

Sunday lunch by Boris Kopilovic (Serbia)

Tikun Olam by Andreea Valean (Romania)

Trip to nowhere by Rıdvan Abdullah Can (Turkey)

Two sides by Nanavraki Petridis, Tania Sotiris (Greece)

Vore by Samuel Sultana (Malta)

Winter comes after fall by Ioannis Vougioukas (Greece)

Yama by Andreas Vakalios (Greece)