Tutti i premiati di Maremetraggio 2010
Alta affluenza di pubblico per questa 11° edizione del festival Maremetraggio: circa 1000 gli spettatori serali, tra Teatro Miela e Giardino Pubblico. Ricco anche il programma di questa edizione, che in 9 giorni ha presentato 85 cortometraggi, 11 opere prime, 3 lungometraggi nell’ambito della prospettiva dedicata a Michele Riondino e 15 film e un corto per la retrospettiva “Da Sergio a Rubini”, presentata dal 18 al 24 giugno come anticipazione del festival.
Alle 18 alla terrazza dell’Harry’s Grill dell’Hotel Duchi D’Aosta si sono svolte le premiazioni e i saluti finali di questa XI edizione di Maremetraggio. Questi, sezione per sezione, i premi consegnati:
Per la sezione Maremetraggio:
La giuria composta da RENZO CARBONERA, LUCA COASSIN, ANDREA DE MICHELI, ALESSANDRO DI ROBILANT, DANIELE ORAZI, VERONICA PIVETTI E ANNA POMARA ha assegnato i seguenti premi:
PREMIO ENEL AL MIGLIOR CORTO ASSOLUTO (10.000 EURO)
Motivazione: L’equazione del cinema. Raccontare una storia a chi vuole ascoltarla.
Nei campi e controcampi della vita Jose’ Luis Montesinos non ci fa scendere dal suo autobus. Un vero classico, compiuto, maturo e divertente. E’ bello perdersi e sorprendersi in questo inganno. L’inganno di sempre.
Il corto vincitore è “LA HISTORIA DE SIEMPRE” di Josè Luis Montesinos
La giuria assegna inoltre la MENZIONE SPECIALE a:
“5 RECUERDOS” di Alejandra Marquez, Oriana Alcaine
“DANSE MACABRE” di Pedro Pires
“EL ENGARGADO” di Sergio Barrejon
PREMIO SHOP & PLAY CITTA’ FIERA AL MIGLIOR CORTO ITALIANO
Il corto vincitore è “L’ARBITRO” di Paolo Zucca ex aequo con “TV” di Andrea Zaccariello
Motivazione: Come un Kusturica alle prese con il porceddu, Paolo Zucca ci offre un piatto forte, aspro e a volte disarmonico, che nasce da un immaginario a volte sincero, passionale e potente: In una partita per la vita, tra Sant Agostino e Concetto lo Bello , ci si prende a calci nel polverone della marginalità, disegnando schemi di gioco imprevedibili, ma sempre, più spietatamente, in bianco o in nero.
PREMIO “AVANADE” ALLA MIGLIOR SCENEGGIATURA ITALIANA (NAVIGATORE)
Motivazione: Il film racconta con sobrietà ed efficacia il bisogno moderno di rifugiarsi in emozioni illusorie secondo i tempi e il linguaggio imposti dalla televisione. Come la protagonista vogliamo tutti essere salvati attraverso un consapevole abbandono alla finzione
Il corto vincitore è “TV” di Andrea Zaccariello
PREMIO CEI AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DEI PAESI INCE (3000 euro)
Il corto vincitore è “MAMA” di Geza M. Toth
Motivazione: Dei quadri appesi a un filo…
Acquatico. Iperrealistico. Ipnotico
PREMIO “TRUDI” AL MIGLIOR CORTO DI ANIMAZIONE
Il corto vincitore è “JOSEPH’S SNAILS” di Sophie Roze.
Motivazione: Una lumaca tira l’altra. Ma il troppo stroppia. In una spirale di egocentrismo esasperato il protagonista ingloba se stesso e si ritrova. O si perde? Una metafora sempre nuova con uno sguardo raffinato, letterario e immaginifico allo stesso tempo.
PREMIO 242MOVIE TV AL MIGLIOR REGISTA (2000 euro)
Motivazione: Per la capacità di raccontare con garbo e ritmo una storia semplice e quotidiana rendendola avvincente fino alla fine e per l’ottima direzione dei giovani attori
Il premio va al corto EL ENCARGADO di Sergio Barrejon
PREMIO ASSOCIAZIONE MONTAGGIO CINEMATOGRAFICO E TELEVISIVO
La giuria composta da Carlo Simeoni, Vivì Castagnolo, Maddalena Colombo lo ha assegnato con la seguente motivazione: il moderno rito pagano di una partita di calcio. Il simbolismo di una società arcaica in una Sardegna pastorale ormai snaturata. Volti, dettagli e attimi senza tempo resi vividi da un montaggio visivo e sonoro di forte impatto, realizzato senza vuoti manierismi da Alessio Santoni.
Alessio Santoni per il corto “L’ARBITRO” di Paolo Zucca
Premio del pubblico “ZACAPA” al miglior corto
La giuria composta da trenta spettatori ha assegnato il premio a
LA HISTORIA DE SIEMPRE di JOSE’ LUIS MONTESINOS
Premio “GREENSPIRIT ELECTROLUX” al miglior corto sul tema della sostenibilità ambientale (2000 euro).
Il premio va al corto “GARBAGE ANGELS” di Pierre Trudeau (Canada)
Motivazione: Per aver trattato in modo originale, creativo e molto poetico, pur in un ambiente deprimente come quello di una discarica, un argomento così importante come la sostenibilità ambientale.
Premio “OLTRE IL MURO – PROVINCIA DI TRIESTE” al miglior corto italiano
Motivazione: per essere riuscito ad affrontare una tematica importante ed attuale con originalità ed ironia il premio di miglior film viene assegnato ad “AUTOVELOX” di Gianluca Ansanelli
Per la sezione Ippocampo
PREMIO FONDAZIONE ANTONVENETA ALLA MIGLIOR OPERA PRIMA
Motivazione: il film mette in scena la casualità del destino in maniera intrigante. Il tema del “doppio”, dell’ipotetico “se” viene rappresentato con una regia matura, una scrittura generosa, non intellettuale e soprattutto l’afflato idealistico evita con misura ogni tentazione retorica:è la storia di due possibili esistenze con tutti i sentimenti che ne conseguono e non la difesa di un’idea. La direzione degli attori per questo motivo risulta sicura e la loro interpretazione, soprattutto per il protagonista, colpisce con profondità il cuore di chi vede il film.
La GIURIA COMPOSTA DA MARCO ANTONIO BELARDI, MARINA MASSIRONI, MARCO SPOLETINI, MICHELE VENITUCCI E EDOARDO WINSPEARE assegna il premio per il miglior film a “DUE VITE PER CASO” di Alessandro Aronadio
PREMIO FONDAZIONE ANTONVENETA AL MIGLIOR ATTORE
Motivazione: la caratterizzazione del personaggio intenerisce in maniera molto credibile per l’ottima scrittura ma anche per la seria immedesimazione in un tipo umano che, se non gestito con misura, rischierebbe l’effetto contrario. Accanto a lui, in perfetta armonia, si contrappone un altro tipo, che con altrettanto rigore ci offre un ritratto di assoluta intransigenza, che cela un altro aspetto della fragilità umana.
Il premio va a EDOARDO LEO e MARCO BONINI per DICIOTTO ANNI DOPO
PREMIO FONDAZIONE ANTONVENETA ALLA MIGLIOR ATTRICE
Motivazione: l’attrice mette in scena una varietà di sentimenti con una misura allo stesso tempo autentica e profonda. L’emozione arriva al cuore attraverso un personaggio intelligente, che reagisce con coraggio ai cambiamenti della vita a dispetto della sua fragilità.
Il premio va a ISABELLA RAGONESE per il film “DIECI INVERNI” di Valerio Mieli
PREMIO 35 mm del PUBBLICO ALLA MIGLIOR OPERA PRIMA
Il film più votato è “Basilicata Coast to Coast” di Rocco Papaleo
PREMIO OFFICINE ARTISTICHE AD UN ATTORE ESORDIENTE
Motivazione: premio Officine Lab per la sua interpretazione nel film “Cosmonauta” dell’esordiente Susanna Nicchiarelli per la sua straordinaria naturalezza nell’affrontare per la prima volta un ruolo complesso che esprime con efficacia le difficoltà adolescenziali nell’epoca raccontata dalla pellicola. La sua recitazione coniuga molteplici aspetti che ci fanno presagire una brillante carriera nel cinema italiano.
Il premio va a MICHELANGELO CIMINALE per il film COSMONAUTA di SUSANNA NICCHIARELLI.
MENZIONE SPECIALE
Motivazione: al suo debutto questa giovane interprete colpisce per la sua disinvoltura, che rivela doti attoriali già evidenti.
Il premio va a MIRIANA RASCHILLA’ per il film COSMONAUTA
PREMIO CORAGGIO AD UN PRODUTTORE
Il premio va a PACO CINEMATOGRAFICA per il film BASILICATA COAST TO COAST
PREMIO DELLA CRITICA ALLA MIGLIOR OPERA PRIMA
La giuria è composta da ALESSANDRA COMAZZI, GIOVANNI BOGANI, LORENZO DI LAS PLASSAS, PAOLO SOMMARUGA, STEFANO STEFANUTTO ROSA
Motivazione: Nel solco della commedia all’italiana, un malinconico road movie, semplice e diretto, dove si ride e si piange, si litiga e si fa pace, si fanno strani incontri e alla fine del viaggio tutto può ricominciare. Da attore, e non è scontato, Leo dirige bene un cast affiatato e in sintonia con la qualità della sceneggiatura.
“Abbiamo cercato per anni io e Marco Bonini un regista che ci dirigesse ma non è mai arrivato quello giusto”, ha detto Edoardo Leo. Dopo questo esordio, diciamo noi, e questo è anche un augurio, non dovrà più perdere tempo a cercare.
Nel paradosso di un anno ricco di esordi convincenti nonostante crisi economica e tagli che penalizzano il cinema, dopo aver apprezzato la qualità dei titoli selezionati dal Festival, il Premio della giuria della critica va a
Diciotto anni dopo di Edoardo Leo
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