DIARIO DI BORDO DI SABATO 28 GIUGNO 2008

Immaginate un treno azzurro in corsa verso l’Europa; l’alta velocità non gli impedisce di passare di stazione in stazione esplorando il meglio di ogni luogo. Un simbolismo, il nostro, che serve a raccontare una bella mattinata di dibattito al Maremetraggio Village sulla cinematografia rumena, ma non solo.Nonostante il caldo incombente che spinge il pubblico verso l’efficiente macchina dell’acqua, è comunque un bel momento di comunicazione globale.

Si replica nel pomeriggio col CEI DAY, dopo la rotonda tra i direttori del Festival ed altre personalità e consegna dei premi di rito su cui avremo modo di tornare in seguito.Gradito ospite il regista Rosario Errico con il suo sferzante “Ballerina”, che presentato in apertura di serata al Giardino Pubblico ha suscitato applausi convinti.Del resto, si tratta di una delle serate più felici di questa edizione di Maremetraggio 2008: tanto cinema di qualità senza pericolosi scivoloni nel banale e nel già detto.Tappeto rosso senza ombra di dubbio per il cortometraggio italiano “Il Caso Ordero” di Marzio Mirabella: una piccola grande black-comedy che mescola le risate al sangue sui muri.Poesia senza retorica per “Bonne nuit Malik” di Bruno Danan: storia sanguigna di amicizia fraterna e conflitti interiori per uno dei pochi lavori francesi di questa edizione.“Amin” di David Dusa narra la vicenda violenta e senza perifrasi di un bambino che scopre il mondo degli adulti e la cattiveria in esso insita, cogliendo anche in sé una carica di aggressività impensata.Completo cambio di registro con il cortometraggio “The pearce sisters” di Luis Cook, animazione dai contorni quasi iperrealisti, in cui gli elementi naturali sono descritti con efficacia quasi pittorica.Gli spettatori del Giardino Pubblico hanno dimostrato sincera stima per il regista David Charhon; “Le secret de Salomon”, grottesca e saporita rilettura della leggenda dell’uomo invisibile, contrassegnata da momenti di vera ilarità.Dalla Spagna proviene invece “Aprop” di Aitor Echeverria, che del suo paese conserva intatta la forza erotica e l’esotismo; si tratta di una danza erotica di corpi, di gesti, catturati in un sinuoso bianco e nero.Gioco di scacchi tutto orientale è invece “Please leave a message” della nostra Elisa Fuksas, dove una turista giapponese ricostruisce il proprio mondo autonomo con precisione da entomologo.Glasspiel di Enrico Iacovoni, è una sorta di esercizio di bravura: tre-minuti-tre di animazione letteralmente soffiata sul vetro.Ancora introspezione e ricerca dell’identità in “Tana” di Giuseppe K. Miglietta, in incontro tra una prostituta di colore ed un bambino: due mondi meno antitetici di quanto sarebbe plausibile prevedere.

Conclusione di serata in grande armonia con il documentario di Amanda Sandrelli “Piedi x terra”, dove la personale esperienza di adozione a distanza di Amanda e di suo marito Blas Roca Rey, si traduce in un messaggio antiretorico sulla diversità del popolo nero, sui suoi terrificanti conflitti interiori, ma anche sulla generosità umana senza riserve.

Appuntamento a domenica mattina, con un incontro di quelli da non perdere: giungerà infatti al Maremetraggio Village, un interprete di spessore internazionale come F. Murray  Abrahm, uno dei protagonisti di “Ballerina”, ed indimenticabile Salieri nel Mozart di Milos Forman.

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