20° ShorTSIFF – Diario di bordo del 1 luglio 2019

Una volta, in vacanza a San Candido in Val Pusteria, sulle Dolomiti quasi austriache, chi vi scrive ha incontrato Vittorio Gassman. Non aveva più il mondo in mano come negli anni giovanili, la depressione sulla quale tanto si è scritto lo stava letteralmente consumando eppure, nei pochi minuti di conversazione che mi ha concesso, i suoi occhi si sono illuminati un paio di volte di entusiasmo ragazzino. Stavamo parlando di Cinema, di quello con la c maiuscola, e il fascino potente della Settima Arte stava vincendo fiero sul male di vivere.

Tantissimi coloratissimi giovani rappresentano il sole sereno di questa ventesima edizione del nostro Festival, è un piacere vederli così carichi di adrenalina, di serena voglia di apprendimento.

Grande successo per la 24 HOURS SHORTS COMICS MARATHON pensata da Francesco Cappellotto, una inebriante avventura che conferma la propria valenza sociale e culturale.

Siamo poi nel bollente spazio di Piazza Verdi, in attesa che le immagini ci avvolgano come i tentacoli di una piovra amica.

Ancora una vera e propria “young parade” sul palco, accompagnata da Chiara Valenti Omero e Francesco Ruzzier: sono i giovani attori – attori del progetto CIAK LAB, diretti da Francesco Filippi.

ORGOGLIO ALIENO, titolo della loro fatica collettiva, vince e convince per il bel messaggio morale insito nell’opera.

Giungono poi disarmanti le scintillanti e surreali bagnanti della strana spiaggia di CIRCUIT a firma Delia Hess; quasi un pianeta idealizzato, d’animazione, ipnoticamente sospeso sulla propria aliena materia.

NAISSANCE D’UNE ETOILE – RISE OF A STAR si auto presenta con le immortali note del Bolero di Maurice Ravel. Un lavoro molto particolare sul privato di una giovane ballerina di successo, che scopre di essere incinta e teme che questo bellissimo evento possa rappresentare la fine del suo percorso artistico. Una vicenda al femminile diretta però da un uomo, il francese James Bort.

Che scostumati i ciclisti nati dalla fantasia del regista croato Vejko Popovic… si producono in atti sessuali irrefrenabili ma ci sono anche politici in tenuta adamitica e altri personaggi poco inclini al culto del pudore. Molto divertente, il titolo è CYCLISTS.

Arguta parabola sulla emancipazione femminile e nel contempo cronaca sulle scansioni impreviste del mondo attoriale: THE ROLE diretto dalla regista Faarnosti Samad si occupa di questo, con partecipazione.

COSÌ IN TERRA del giovane autore italiano Pier Lorenzo Pisano può contare sulla recitazione solida e sensibile di Roberto Citran, conosciuto dal pubblico che ama il teatro ed il cinema più introspettivo. Questa amara storia di fede e di suicidio, rarefatta e bianca come le pietre che la accolgono, contiene una disperata sostanza filmica che rimanda a Francesco Rosi e in generale al cinema nostrano social – rurale.

THE THWARTED della coppia si autrici Vasseur – Terragno funziona come una sorta di camera con vista sulle manipolazioni: personaggi in carne e ossa circondati da ambienti di carta colorata, in perpetuo movimento.

YOU IDIOT arriva addirittura da Singapore ed è una videocronaca adolescenziale, la musica come elemento aggregante , due ragazzi che si affacciano alla vita, facendo leva sui propri sogni di miele. Dirige Kris Ong.

THE DIVINE WAY è uno strano ed affascinante labirinto visivo: scale su scale, interminabili scalini percorsi dai piedi mai stanchi di una giovane donna; palese omaggio alla discesa agli inferi di dantesca memoria, è  un lavoro che affida al dècor un ruolo preminente. Dietro la macchina da presa, la nostra Ilaria Di Carlo.

SELFIES di Claudius Gentinetta ci trasporta – consenzienti – in una centrifugata sarabanda dove le immagini modulo cellulare la fanno da padrone, fagocitando l’uomo e costringendo il medesimo a un morboso contatto virtuale.

Infine, ciliegina sulla ricca torta serale, soffia su di noi il vento horror a firma Mael Le Mée: nel suo cortometraggio AURORE si muovono adolescenti alle prese con le prime pulsioni sessuali ma una ragazza, quella del titolo, sembra nascondere una seconda, terrificante natura che la diversifica dai suoi amici coetanei. Romantico il finale, che non sveleremo.

Stavolta rincasiamo passando per il Molo Audace, pullulante di giovani liquefatti dal caldo, eppure bellissimi.

La notte è anche lei una bella signora, e ci è amica.

Appuntamento a martedì sera.

Riccardo Vistin

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