20° ShorTSIFF – Diario di bordo del 2 luglio 2019

Se il caldo bollente non ci dà tregua Eolo, Dio dei venti, ci concede un po’ di requie; ma il suo apporto birichino consiglia comunque di spostare le proiezioni al Teatro Miela.

Ecco che la magia del cinema vince su ogni sofferenza dovuta alla meteorologia: NESSUN DORMA di Paolo Strippoli è un incubo in pieno giorno tra atavici scenari di pietra e cattedrali da paese del Sud; quasi una reminiscenza del vecchio horror: NON SI SEVIZIA UN PAPERINO (1973). Diretto dal maestro degli spaventi Lucio Fulci, quel film restituiva un’inquietante atmosfera da messa pagana… nel pregevole corto di Strippoli, una sorta di sogno immoto aggredisce tutti in un contesto in cui le domande angosciose non hanno risposte.

THE STRAINED CLUB proviene dalla Francia ed è firmato da un collettivo di bravissimi registi di animazione. È un’apologia  sull’accettazione di se stessi e del proprio corpo; deliziosi nel loro sfoderare delle curiose macchie stile “Polvere di stelle”. Siamo nei dintorni di tematiche già viste come ad esempio in PLEASANTVILLE, ma rese con originale inventiva.

VOICE di Takeshi Kushida prevede una sorta di danza orientale prolungata tra un uomo qualunque ed una figura femminile che forse esiste solo nel mondo dei fantasmi; la continua frammentazione dei movimenti umani dona al film la valenza di una materia in divenire.

L’autrice tedesca Caroline Schwarz con il suo DOORS OF PERCEPTION non allude soltanto alle tematiche care a Huxley ma viaggia di vita propria con un personaggio disegnato di cui non vediamo il volto che cogita e si agita.

Fantascienza di quelle che mirano all’introspezione per l’autore spagnolo Frankie De Leonardis in FLOATING un giovane astronauta si trova circondato da una realtà ambivalente alle prese con un amletico dilemma.

Bullismo e social network per FIFTEEN di Peiman Zekavat, l’adolescenza, la perdita della privacy e il conseguente dolore esistenziale  visto  attraverso gli occhi di un adolescente.

La piscina è un ambiente da sempre caro al cinema dai tempi del famoso noir omonimo degli anni ’60 fino al tristissimo LA RAGAZZA DEL BAGNO PUBBLICO (1970) . L’autore italiano Lorenzo Puntoni sceglie un doppio piano di lettura per riempire il suo ACQUARIO che si segnala per un accurato gioco fotografico/psicologico.

In THE BONY LADY della coppia Barbossa e Zanato assistiamo alla storia vera di Arely Vazquez, una transessuale  divenuta leader della setta della Santa Muerte. Culto avvolto dal mistero, diffuso in Messico che celebra la morte e il sacrificio.

Attraversiamo l’Atlantico con TOO YOUNG FOR A MEMOIR di Case Jermigan, un viaggio nel viale dei ricordi che si trasforma in un’evoluzione personale del protagonista.

Adesso immergiamoci nelle fredde correnti del thriller  con un particolare lavoro tutto visto attraverso un semplice cellulare: FOLLOWER di Jonathan Behr.  Scoperto omaggio dell’autore ad un grande classico della paura: QUANDO CHIAMA UNO SCONOSCIUTO di Fred Walton e successivi cuginetti di imitazione.

Dopo tante sensazioni visive ne arriva una olfattiva. Il profumo di salsedine che arriva dal mare triestino mentre una giovane coppia probabilmente straniera si produce in effusioni. Very  Romantic.

Appuntamento a mercoledì sera.

Riccardo Visitin

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