2014

Diario di bordo di lunedì 30

Chi ama il cinema sa perfettamente che viene definito “effetto Marylin” quel particolare movimento ondulatorio che porta una gonna femminile a sollevarsi di qualche centimetro, magari complice un vento birichino.

Il riferimento primigenio è quando “La moglie è in vacanza” di Billy Wilder, dove alla deliziosa Monroe accadeva proprio questo, ed è ciò che vediamo anche sulla bellissima copertina del catalogo e del programma del nostro International shorTS film festival, che omaggia una irripetibile icona del cinema. Merito di Francesco Paolo Cappellotto che a nostro avviso gioca tra Jonathan Swift e  Manara.

C’è talento e forza evocativa nel giovane cinema italiano, che attraverso la sezione Nuove Impronte dell’International shorTS Film Festival 2014 conosciamo di giorno in giorno in maniera più approfondita; è il caso di “Nottetempo” di Francesco Prisco, un autore che sa bene come adoperare gli ingredienti della cucina degli spaventi, e senz’altro di tanti altri di cui parleremo in seguito.

Sempre nella sala del Teatro Miela prosegue la retrospettiva su Francesca Neri, stavolta la vediamo diretta da Francesco Nuti in una produzione del 2000, “Io amo Andrea”.

C’è fermento nel centro cittadino nonostante sia un giorno feriale, è sempre bello vedere tanta gente intorno, ancora più bello quando sono i tuoi vicini di poltrona e si è complici in una visione comune.

Passenger_webLa serata di cortometraggi viene inaugurata da una produzione inglese a firma Ed Rigg: si tratta di “Passenger” quasi una versione esasperata di quello che si intende comunemente per angoscia metropolitana; è proprio in questo freddo ed inospitale mezzo di trasporto che si incrociano fino al nevrastenia i destini di alcuni giovani personaggi.

Non sono da meno, a livello di problematiche esistenziali, gli aspiranti suicidi di “The big leap” di Kristoffer Rus anche loro nevrotizzati per benino dalla crisi globale; ne uscirà un pandemonio di quelli tosti con piena soddisfazione per uno solo di loro.

La forza del cinema è quella di riportare sul bagnasciuga della memoria visioni magari totalmente dimenticate; ci aveva provato Dario Argento ne “Il gatto a nove code” ad ironizzare sui barbieri e sui loro minacciosi strumenti di lavoro; il regista rumeno Bogdan Muresanu si spinge molto più avanti con “Turns ras si frezat”, dove la vittima diventa carnefice in un pirandelliano gioco delle parti che riporta a galla un passato di soprusi. Tematiche non lievi risolte in maniera sarcastica.

Quante cose possono succedere in un ascensore! Due giovani yuppies stanno venendo alle mani e la situazione sta degenerando ma ad ogni piano succede qualcosa di imprevisto e si susseguono personaggi inaspettati. Con totale danno della security che proprio non sa come assolvere il proprio compito; si tratta di una spassosa produzione proveniente dagli Emirati Arabi, che ironizza con intelligenza sugli orrori bellici. Dietro la macchina da presa c’è Yasser Howaidy ed il suo “The long way down”.

Il lavoro d’animazione che segue “A thing so small” del cineasta israeliano Mizmor Watzman sembra profumare di vecchio parquet, e persino foneticamente ne evoca i cigolii. In un ambiente che sembra aver dimenticato le inferiate del tempo, si muovono personaggi teneri alle prese con le eterne tematiche della vita e della morte.

La malattia, il disagio fisico e morale di chi si sta allontanando dalle propPollicino_webrie consuetudini … accenti umani strazianti che accompagnano il breve viaggio on the road tra i vicoli del protagonista di “Pollicino” di Cristiano Anania, che si segnala anche per la bellissima prova attoriale e senza dialogo di Cristian Marazziti:  come raramente accade la recitazione teatrale aiuta l’opera cinematografica nel suo compiersi.

Una bellissima ragazza dagli occhi verdi rimane ancora davanti allo schermo dopo la fine delle proiezioni: anche la poetica cinematografica ha i suoi tempi di metabolizzazione. Per stasera è davvero tutto, appuntamento a martedì.

Riccardo Visintin

Diario di bordo di domenica 29 giugno

Passato, presente, futuro: tre pianeti vicini di casa oppure lontani anni luce, a seconda delle prospettive e del DNA emotivo di ciascuno di noi.

L’International ShorTS Film Festival 2014 coglie tutti questi aspetti, ed è quindi a tutti gli effetti un Festival omnicomprensivo.

Prezioso, e quindi meritevole di uno spazio acconcio a cui provvederemo presto, lo spazio cinematografico REWIND, consente un recupero analitico di tante prime scintille artistiche; talenti magari oggi consolidati che abbiamo visto crescere e maturare.

Altrettanto interessante la retrospettiva dedicata a Francesca Neri, tra non molto ospite del Festival, creatura lieve, apparentemente fragile, creativamente fortissima.

Serata di nuvole e giant-size, di vento caldo e minaccioso: meglio scegliere il Teatro Miela come location. Chiara Valenti Omero e Zita Fusco introducono amabilmente una serata che avrà anche l’inebriante sapore dell’Oriente.

Kotokubi_web“KOTOBUKI” di Kirnie Tanaka appunto, racconta il Sol Levante introspettivo e ruota attorno ai sussulti comportamentali di una giovane donna, alle sue incertezze sentimentali, alla paura di assomigliare sempre più ai genitori, tristi petali recisi dalle cesoie del tempo.

Si ride, invece, in maniera disinvolta e spontanea, di fronte alle avventure industrial-fiscali del protagonista di “MORT OU FISC” ad opera della coppia francese di autori Blanquet e Rochigneux; si recupera qui un sano umorismo d’oltralpe nello stile di Louis De Funés, a tutto vantaggio della sceneggiatura.

Arriva dalla Spagna la terribile, caustica lezione di humour nero di Victor Nores, che allude all’egoismo ed al cinismo di certi nuclei familiari nei confronti della morte.

Non è la prima volta che assistiamo a dei lavori cinematografici dedicati al mondo del nuoto, ed ogni volta che compare una piscina non possiamo dimenticare le immagini storiche del classico “BACIO DELLA PANTERA” di Jacques Tourneur.

Quello era un horror, qui la tensione è determinata dal rapporto interpersonale tra due adolescenti, con implicazioni psicanalitiche. Dirige la nostra Laura Plebani. Cloro_web

Animazione di quella fortemente surreale, da luna-park impazzito, per i norvegesi Anna Mantzaris e Eirik Gronmo Bjornsen dove una sagoma lontana sia dal mondo animale che da quello umano, perseguita con opulenta insistenza un omino asociale.

Le comunicazioni telefoniche non mancano mai di attirare gli autori, per primo ci aveva pensato il grande Francis Ford Coppola con il suo “LA CONVERSAZIONE”.

L’autore spagnolo Héctor Rull firma con “02:43” un sinuoso thriller fonetico avente a protagonista la segreteria telefonica.

Come sempre le cinematografie più lontane dalla nostra vecchia cara Europa dimostrano chiavi di lettura diverse, aliene nel miglior senso del termine.

Dal Marocco arriva l’estremo gesto d’amore della piccola protagonista di “AL LAYLA AL AKHEERA”, che cerca strenuamente di vincere le barriere del trapasso.

vikingar_webSembra una storia dai tratti antichi, ma attenzione alla presunzione di aver capito fin da subito tutto: “VIKINGAR” di Magali Magistry gioca con lo spettatore, che volentieri si presta.

Anche il tenero protagonista del cortometraggio d’animazione “SNAP” di Thomas G. Murphy ha il suo piccolo mondo di prepotenze ed umiliazioni ad opera dei cattivoni di quartiere; loro si abbuffano e lui resta digiuno, ma come sempre le sorprese sono in agguato.

Conclusione (e fuori il tintinnio è quello inequivocabile del tanto evocato temporale) con la storia d’amore senile e struggente di “MAGNOLIA” di Diana Montenegro, autrice colombiana che non lesina impietose immagini di corpi anziani e consunti, consapevole che la lucentezza deriva da una devozione del cuore che non ha bisogno di specchi.

Fuori dal Teatro Miela, la pioggia è un escamotage per scambiarsi le ultime impressioni sulla serata, ma le occasioni per stare (e bene) insieme non mancheranno a partire da martedì sera.

[OGGI IN SALA] Buon inizio di settimana con #mareshorts, amici!

A-thing-so-small_webUna lunga settimana di cinema da trascorrere assieme

Cosa vi proponiamo oggi? Signori, il catalogo è questo

In Piazza Verdi:
ore 23.00 (perché prima ci sono i Carmina Burana in piazza Unità!)
▶ [Maremetraggio] Selezione dei migliori corti di tutto il mondo! Questa sera, da Inghilterra, Polonia, Romania, Emirati Arabi, Israele e Italia.

 

 

Al Teatro Miela: Nottetempo_web
ore 19.00
▶ [Rewind<<] L’uomo del sottosuolo, di Claudio Giovannesi (2004, 18′).
a seguire
[Omaggio a Francesca Neri] Io amo Andrea di Francesco Nuti (Ita, 2000, 95′)

alle 21.00
▶ [Nuove Impronte] Nottetempo, di Francesco Prisco  (Ita, 2014, 80′). Un viaggio da una notte all’altra, nella vita di 3 persone.

alle 22.30
▶ [Nuove Impronte] Il mondo fino in fondo, di Alessandro Lunardelli (Ita, 2013, 95′). Due fratelli in viaggio in Spagna e un’occasione per conoscersi davvero…

Diario di bordo di sabato 28 giugno 2014

inaugurazione-39L’International ShorTS Film Festival 2014 festeggia il suo quindicesimo compleanno, un traguardo importante che coinvolge moltissime persone e realtà artistiche, nella convinzione che il linguaggio cinematografico è un continente sempre da esplorare.

Già dalla conferenza stampa di venerdì 20 giugno è apparso evidente l’intento di costruire ancora una volta insieme una struttura culturale che non dimentica il passato proiettando nel futuro tutto quello che non è ancora stato espresso.

Per la prima volta, il festival si fregia di un marchio internazionale e non a caso dalla copertina del catalogo e del programma un bel rosso magenta annuncia che sta per aprirsi il sipario su di un autentico International shorTS film festival.

Partecipazione, vivo calore umano sono i primi battiti emotivi che si percepiscono durante l’inaugurazione ufficiale al Caffè Verdi, durante l’affollatissimo happy hour.

Serata calda non solo per la temperatura, tanta trepidazione e una platea bella piena in piazza Verdi: si può cominciare.

Apre Alessandro Bardani con “Ce l’hai un minuto?” sorta di apologo metropolitano su chi informa e chi desidera essere informato, naturalmente non dimenticando chi siamo in pieno clima nazionalpopolare, nel senso più divertito e ruspante del termine; gara di bravura per i due interpreti Giorgio Colangeli e Francesco Montanari.

Una vera e propria ode all’umorismo macabro ci è fornita dal tedesco Peter Baumann, una presenza umana ormai nel mondo dei più, fornisce lo spunto per peripezie grottesche e … transfrontaliere. L’opera, palesemente gradita dal pubblico si intitola “Border patrol”.

Nessuno come i francesi riesce a rendere drammaturgicamente quella particolare malinconia che non guarisce con un pianto sul cuscino … “Avec le temps” dello spagnolo Ivàn Dìaz Barriuso non è solo un omaggio al capolavoro cantautorale di Leo Ferré (ricordate la sublime versione italiana di Patty Pravo?), ma anche uno strumento prezioso per rammentarci la fragilità del tessuto vitale.

Adrenalina emotiva in salita con “Above the sea” che proviene dalla Cina ed è diretto da Keola Racela; è un film che non conosce mezzi termini nella descrizione di una Shanghai old-style senza zucchero, dove i soggetti umani femminili sono privati del libero arbitrio, immolati sul tetro altare della corruzione.

Atmosfere decisamente più rilassate nel cortometraggio d’animazione “Zweibettzimmer” del tedesco Fabian Giessler, dove un baffuto e attempato omino non nasconde il proprio rammarico per la posizione del suo letto d’ospedale; ne vorrebbe uno dal lato “nobile”, poi investe l’altrettanto anziano compagno di camera del ruolo di “guida turistica” … il tutto finisce in maniera sottilmente beffarda.

La metafisica della vita e della morte è il cuore di una delicatissima coproduzione Turchia-Francia, “8 ay” del giovane regista Huseyin Aydin Gursoy. Esistono tratti di intima emozione in questa storia di agnizioni e di comunicazioni negate.

Vi sono dei momenti nel tortuoso e a volte inestricabile groviglio di connessioni visive in cui come per una magia alla Houdini tutto combacia alla perfezione; “Josephine and the roach” dello statunitense Jonathan Langager fa convivere attori reali con altri d’animazione ed è una sublime e fantastica storia d’amore tra una ragazza ed uno scarafaggio ammirevole per romanticismo e forza seduttiva; il tutto accompagnato da una fisarmonica da bistrot parigino.

Siamo nel cuore della serata: anche la sbornia mediatica dei mondiali va scemando, dalla vie intorno sentiamo segnali di vita giovanile, ed è in fondo il classico happening del sabato notte.

Ecco dallo schermo le immagini piene di significato di “The interviewer” di Genevieve Clay-Smith, davvero non dimenticheremo facilmente questo giovane manager di successo che è quasi assurdo definire portatore di handicap; ci sono tanti buoni motivi per considerarlo un codice di comportamento morale oltre che un bozzetto umoristico.

Dal Messico arriva “Musica para después de dormir” di Nicolàs Rojas Sànchez: questa volta il linguaggio narrativo è soprattutto quello musicale, specialmente quando vi si trova rifugio e caldo riparo alle ineluttabilità del destino.

Ancora musica, stavolta pensatela di colore blu perché in fondo questo è lo stemma del pentagramma d’animazione “Lami” di Cristophe e Oliver Defaye, una coppia che predilige il racconto elegante e forse anche un po’ retrodatato: alla ricerca della melodia con la m maiuscola!

Chiusura all’insegna del dramma sociale di quelli che non perdonano per “Rotkop” di Jan e Raf Roosens: la crudeltà a volte davvero acida e senza quartiere di certa gioventù contrapposta al bisogno di vincere la malattia; tematiche di sostanziosa entità molto ben risolte drammaturgicamente da una filiera di giovanissimi interpreti.

La notte è ancora giovane per chi vuole ballare e divertirsi, l’appuntamento è naturalmente per domenica sera con l’International ShorTS Film Festival.

Riccardo Visintin

 

[OGGI IN SALA] Passa la domenica con ‪#‎mareshorts‬!

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Noi cominciamo alle 19.00, avete tutto il tempo per una gita/un tuffo/un po’ di divano 

Vediamo cosa ci riserva la giornata di proiezioni:

 

 

In Piazza Verdi:

ore 21.30
▶ [Maremetraggio] Selezione dei migliori corti di tutto il mondo!

 

 

Al Teatro Miela:

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ore 19.00
▶ [Rewind<<] Chi ti ferma più, di Claudio Cupellini (2003, 18′)
a seguire
[Omaggio a Francesca Neri] IL DOLCE RUMORE DELLA VITA di Giuseppe Bertolucci (Ita, 1999, 92′)

alle 20.45
▶ [Nuove Impronte] L’arte della felicità di Alessandro Rak (Ita, 2013, 84′).

alle 22.15
▶ [Nuove Impronte] Il sud è niente di Fabio Mollo (Ita, 2013, 90′).

Buona visione e buona domenica! 

 

[OGGI IN SALA] Alle 20.00 si inaugura ‪#‎mareshorts‬, al Caffè del Teatro Verdi

musica_web[OGGI IN SALA] Ok, da oggi si fa proprio sul serio Alle 20.00 si inaugura ‪#‎mareshorts‬, al Caffè del Teatro Verdi e si parte con le proiezioni sotto le stelle!

Vediamo cosa ci riserva la giornata di proiezioni:

 

In Piazza Verdi:

ore 21.30
▶ [Maremetraggio] Selezione dei migliori corti di tutto il mondo!

 

Al TeatroL'arbitro_web Miela:

ore 19.00
▶ [Rewind<<] IL NANO PIÙ ALTO DEL MONDO, di Francesco Amato (2005, 20′)
a seguire
[Omaggio a Francesca Neri] SUD di Gabriele Salvatores (Ita, 1993, 90′)

alle 21.00

▶ [Nuove Impronte] L’ARBITRO di Paolo Zucca (Ita, 2013, 93′). E sì, quello che vedete nella foto è Stefano Accorsi

alle 22.45
▶ [Nuove Impronte] FAT CAT di Michele Fiascaris (Ita, 2013, 84′). Storie di gangster… e di gatti!

Buona visione!

Al via l’International ShorTS Film Festival con due giornate di prefestival

MM15 - A3 - neri_per stampaAl via l’International ShorTS Film Festival, organizzato dall’associazione Maremetraggio con due giornate di prefestival il 26  e 27 giugno al Teatro Miela dalle 19. Si parte con la retrospettiva 2014 dedicata alla sensuale Francesca Neri, attrice e produttrice che ha fatto la storia del cinema italiano e spagnolo, indimenticabile protagonista di opere come “Carne Tremula” (1997) di Pedro Almodovar e “Pensavo fosse amore…invece era un calesse” (1991) del rimpianto Massimo Troisi, che all’epoca le fecero conquistare due Nastri d’Argento come miglior attrice protagonista.

Prima della proiezione dei film con Francesca Neri, al Teatro Miela il festival omaggierà la CSC Production – la società di produzione del Centro Sperimentale di Cinematografia – con “Rewind”, un vero e proprio “balzo all’indietro” per questa iniziativa che dedica una riflessione a registi importanti che si sono diplomati al Centro Sperimentale e che sono passati per Trieste  con le loro Opere Prime durante questi 15 anni di festival. In programma il 26 giugno alle 19 tre saggi/esercitazioni formato cortometraggio : “Prima della fucilazione” (1997) di Salvatore Mereu,   “
Il respiro dell’arco” (2011)di 
Enrico Maria Artale e  “Il linguaggio dell’amore” (2003) di Susanna Nicchiarelli.  A seguire i primi film omaggio a Francesca Neri con “La cena per farli conoscere
” e “Una sconfinata giovinezza” entrambi della regia di Pupi Avati. Il 27 giugno saranno proiettati dopo i “rewind”  della serata – Lo spazzolino da denti di Marco Chiarini (2002) , 
Carmilla
 di Fabio Mollo (2006) e Stanza 21 di Matteo Oleotto (2004) –  i film “Matrimoni” di Cristina Comenicini e “Il papa di Giovanna” di Pupi Avati.

 Inaugurazione ufficiale del festival il 28 giugno alle 20 con l’happy hour al Caffè del Teatro Verdi per brindare al ricco programma dell’International ShorTS Film Festival  che riempirà le calde serate estive di Trieste fino al 5 luglio.

 

Presentata al Punto Enel di Trieste la 15° edizione dell’International ShorTS Film Festival

Presentato venerdì 20 giugno al Punto Enel di Trieste alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, dell’assessore alla cultura Franco Miracco, la Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat,  il Responsabile Customer Service Enel Energia per il Nordest Luigino Zuin  e Chiara Valenti Omero  la 15.ma edizione dell’International ShorTS Film Festival, il festival del corto più “hot” d’Italia.

 

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Il festival festeggia i suoi primi quindici anni con la nota competizione tra i migliori corti di tutto il mondo, che si contenderanno il Premio Punto Enel di 10.000 Euro. In gara per la sezione Nuove Impronte anche dieci opere prime italiane, mentre saranno a Trieste Francesca Neri, a cui l’International ShorTS Film Festival dedica la sua retrospettiva, e la giovane attrice emergente Elena Radonicich protagonista della prospettiva 2014.

 

Ma non solo, l’associazione Maremetraggio offre anche un omaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia con “Rewind”, e un focus sul Sol Levante in collaborazione con l’associazione italo-giapponese YUJO.

 

Insieme a Cividin Viaggi, propone un pacchetto cinema-oriented per visitare la splendida città di Trieste in modo decisamente originale attraverso i set cinematografici naturali e architettonici che hanno ispirato Visconti, Coppola, Comencini, Tornatore e molti altri registi.

 

E poi ancora, l’incontro con le case di distribuzione, la collaborazione con il Premio internazionale per la sceneggiatura Mattador, il premio “Oltre il Muro”, la collaborazione con il contest creativo DAI-AVRAI, con la Bavisela e MyMovies.it.

 

Inoltre, per il pubblico, il contest in collaborazione con Il Piccolo di Trieste  #mareshorTS.

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Album fotografico 2014

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La determinazione dei generi

Italia / Italy 2008, DigiBeta, Dolby, col., 8′
Un sabato, tre amici all’ultimo anno delle superiori decidono quasi per gioco di buttarsi alla conquista della più carina della classe ma al ritorno a scuola, dopo quel fine settimana, niente sarà più lo stesso. Continua a leggere