Milano, foschia mattutina. Come ogni giorno Franco arriva trafelato alla fermata del tram. Piccoli particolari catturano la sua attenzione: c’è nell’aria qualcosa di strano, ma cosa? Sul tram un giovane uomo a cui Franco chiede un’informazione, gli risponde in inglese. Eppure è italianissimo…
regia/director filippo soldi
sceneggiatura/screenplay carlo giuseppe gabardine, filippo soldi
fotografia/cinematographer aldo di marcantonio
montaggio/editing giuseppe pagano
musica/music enrico elia
cast/cast piera degli esposti, gigio alberti, carlo giuseppe gabardini
genere/genre fiction
formato originale/original format 35 mm – color
durata/running time 9’
anno di produzione 2003
paese di produzione/country of production italia
produzione/production company caro film srl
distribuzione/distribution company gruppo pasquino |
BIOGRAFIA Seriamente intenzionato a frequentare il VGIK (la scuola di cinema di Mosca), ha invece preso una laurea in Lettere Moderne alla Statale di Milano (1993) e il diploma di drammaturgia e sceneggiatura alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” (1995), sempre di Milano. Ha lavorato nel teatro e nel cinema in qualità di aiuto con registi come Luca Ronconi, Werner Schroeter, Monica Conti dal 1996 al 2001, Aurelio Grimaldi, Lino Capolicchio, Diego Ronsisvalle e altri. Ha tenuto laboratori teatrali, firmato la regia di alcuni spettacoli e realizzato alcuni documentari come Cremona – il sapore di una città o Fernanda Pivano racconta Bukowski. FILMOGRAFIA 2003 In Tram (corto, short) SINOSSI Milano, foschia mattutina. Come ogni giorno Franco arriva trafelato alla fermata del tram. Piccoli particolari catturano la sua attenzione: c’è nell’aria qualcosa di strano, ma cosa? Sul tram un giovane uomo a cui Franco chiede un’informazione, gli risponde in inglese. Eppure è italianissimo. Tutti questa mattina parlano in inglese:in inglese sono gli annunci sonori del tram, in inglese i manifesti: da oggi l’inglese è la lingua ufficiale che la nuova normativa CEE ha stabilito per tutta Europa. Franco si era “distratto”, se ne era dimenticato, o aveva frainteso. E adesso? O si adegua, o… |