2005

INDECISION

Lasciarsi non è mai facile. Jack vuole terminare la sua relazione con Sarah. O così crede. Quando cerca di finirla, la sua vita va letteralmente fuori controllo. Una corta e stralunata commedia che gioca con le virtù cinetiche del cinema.

 

regia/director charles barker
sceneggiatura /screenplay
charles barker
fotografia/cinematographer
mate tuth
montaggio/editing
stuart gazzaro
musica / music
steve reich
suono / sound
stereo
cast/cast keir charles, kate burdette
genere /genre
fiction
formato originale/original format
35 mm – color
durata/running time
3’
anno di produzione/year of production
2003
paese di produzione/country of production
inghilterra – england
produzione/production
stuart fenegan

FESTIVAL TOUS COURTS – AIX EN PROVENCE
Prix Special du Jury

BIOGRAFIA

Charles Barker consegue la laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti (Central St Martins). Una volta lasciato il college, prosegue la carriera artistica realizzando sia dipinti che stampe. Avendo da sempre nutrito uno spiccato interesse per il cinema, inizia a realizzare film sperimentali e le maggiori soddisfazioni che trae da quest’ultima attività lo spingono a dedicarsi prevalentemente al cinema. Nel 2000 Charles decide di tornare a studiare e sceglie un Dottorato in regia cinematografica. Da studente al NFS vince l’edizione 2002 del concorso Kodak. Dopo la laurea conseguita nel 2002, Charles si occupa della regia di alcuni spot ed è rappresentato da Arden Sutherland Dodd. Ha anche realizzato alcuni corti, presentati in occasione di vari festival internazionali e ha appena completato la stesura del suo primo lungometraggio “The half brother”.

 

2003 Indecision (corto, short) 2002 4am (corto, short) 2001 The track (corto, short) 1999 Minicab (corto, short) Microworld (corto, short)

 

SINOSSI

Lasciarsi non è mai facile. Jack vuole terminare la sua relazione con Sarah. O così crede. Quando cerca di finirla, la sua vita va letteralmente fuori controllo. Una corta e stralunata commedia che gioca con le virtù cinetiche del cinema.

 

IL MINESTRONE

Un addetto alla sicurezza di un ipermercato sorprende una donna che ruba ortaggi nel reparto verdure.

 

regia/director francesco falaschi
sceneggiatura /screenplay
francesco falaschi, stefano ruzzante
fotografia/cinematographer
gianni giannelli
montaggio/editing
giancarlo alessandrini
musica / music
stefano ordini
suono dolby sr
cast/cast roberto marini, annamaria vannini
genere /genre
fiction
formato originale/original format
35 mm – color
durata/running time
8’ 30’’
anno di produzione/year of production
2004
paese di produzione/country of production
italia – italy
produzione/production
videofactory per coop toscana-lazio
distribuzione/distribution
videofactory per coop toscana-lazio

LINEA D’OMBRA SALERNO FILM FESTIVAL
Miglior Corto Italiano

BIOGRAFIA

Francesco Falaschi (Grosseto 1961) è laureato in Storia del Cinema. Condirettore del festival Storie di Cinema di Grosseto, ha scritto saggi sul cinema e ha realizzato, come regista e sceneggiatore, numerosi corti, video e documentari. Nel 2001 ha esordito nel lungometraggio con “Emma sono io”.

 

2004 Il minestrone (corto, short) 2002 Cassa Veloce (corto, short) 1999 Emma sono io (lungometraggio, feature); Quasi Fratelli (corto, short); Adidabuna (corto, short) 1995 Furto con destrezza (corto, short) 1993 Schermi Bianchi (corto, short) 1991 Soares contabile metafisico- la Lisbona di Fernando Pessoa (documentario, documentary) 1990 Il fiume e la terra (documentario, documentary)

 

SINOSSI

Un addetto alla sicurezza di un ipermercato sorprende una donna che ruba ortaggi nel reparto verdure.

 

LÀLIBI

A seguito di un incidente stradale Eugenio entra in coma. Dopo dieci giorni si risveglia in ospedale. Prima vede una graziosa infermiera, Lucia, poi i dottori; tutti vogliono sapere se si ricorda cosa gli sia accaduto…

 

regia/director marco cucurnia
sceneggiatura /screenplay
emanuele fantozzi, marco cucurnia
fotografia/cinematographer
luigi verga
montaggio/editing
stefano porru
musica / music
emilio tieri
suono / sound dolby stereo
cast/cast margot sikabonyi, vamessa fulvio, michele baronio, nini salerno
genere /genre
fiction
formato originale/original format 35 mm – color 4
durata/running time
11’ 45’’
anno di produzione/year of production
2004
paese di produzione/country of production
italia – italy
produzione/production
parus film
distribuzione / ditribution
marco cucurnia

GENOVA FILM FESTIVAL
Categoria Fiction – Premio Kodak

 

BIOGRAFIA

Marco Cucurnia è nato a Genova nel 1975. Nel suo rapporto con il cinema ha un posto determinante la commedia all’italiana ed in particolare la figura di Mario Monicelli.
Spinto da questa passione, a 18 anni lascia la sua città e va in Toscana, dove riesce a conoscere Mario Monicelli. A Roma inizia così una collaborazione di più di dieci anni con il grande regista.
Nel 1996 i suoi primi lavori, come regista e come sceneggiatore. Il suo primo cortometraggio “Alta Velocità” vince il premio Nanni Loy. Seguono altri lavori, tra cui “La città violata”, che parla del G 8 del 2001.
Nel 2001 corona una sua aspirazione: raccontare Mario Monicelli; nasce così il documentario “Mario Monicelli, l’artigiano di Viareggio” prodotto da Directory Media, che viene presentato in anteprima al festival di Locarno 2002 e poi trasmesso da RAI UNO. Da questo momento, inizia una collaborazione con la RAI, dove lavora nel settore promozionale.
Nel 2003 riceve due riconoscimenti dal Ministero della cultura e dello spettacolo: il primo per il cortometraggio “Làlibi”, il secondo per il film “SoloMetro”, che sta preparando.
“Làlibi” ottiene diversi riconoscimenti: primo premio al Genova Film Festival 2004, premio Kodak e Premio Scuola di cinema al Cinecorto 2004 di Roma e partecipa al Festival Internazionale di Granada 2004.
Nel 2004 racconta la sua città nel il film documento “Genova, amore mio” con Paolo Villaggio, prodotto da Directory Media e trasmesso da RAI TRE.

 

2003 L’alibi (corto, short) 2001 Mario Monicelli, l’artigiano di Viareggio (documentario, documentary); La città violata (corto, short) 1998 Alta velocità (corto, short)

 

SINOSSI

A seguito di un incidente stradale Eugenio entra in coma. Dopo dieci giorni si risveglia in ospedale. Prima vede una graziosa infermiera, Lucia, poi i dottori; tutti vogliono sapere se si ricorda cosa gli sia accaduto. In quel momento Eugenio vede la possibilità di conquistare la libertà: fingere di non ricordare nulla.
Potrà così finalmente liberarsi della sua vecchia vita, dei genitori, della fidanzata, del lavoro, per ricominciare tutto da capo.
All’inizio tutto il trucco sembra funzionare, ma con il tempo gli si rivolta contro. Eugenio non ha più scampo, deve assolutamente tornare alla realtà…

 

IL CORRIDOIO

Nicola, 6 anni, vive con la famiglia in un vecchio appartamento diviso in due da un lungo corridoio. La relazione tra i suoi si sta sgretolando a causa dei debiti in aumento e la mancanza di comunicazione. Per sfuggire alle tensioni…

 

regia/director vittorio badini confalonieri
sceneggiatura /screenplay
vittorio badini canfalonieri e valeria borello
fotografia/cinematographer
franz pagot (a.i.c.)
montaggio/editing
raimondo aiello
musica / music
paolo cairoli e alessandro bavo
suono / sound
dolby sr
cast/cast igazio oliva, giulia steigerwalt, maria pia calzone, sergio albelli
genere /genre
fiction
formato originale/ original format
35 mm – color
durata/running time
9’
anno di produzione/year of production
2003
paese di produzione/country of production
italia – italy
produzione/production
andrea usai
distribuzione/distribution
movida entertainment s.r.l.

 

GIFFONI FILM FESTIVAL
Sezione Free to Fly – Grifone d’Argento al Miglior Corto

 

BIOGRAFIA

Vittorio Badini Confalonieri è  nato a Torino nel 1976. Regista e sceneggiatore, si forma a Londra dove dirige diversi spot e videoclip. In Italia dirige videoclip per artisti come Afterhours, Morgan e Modarte. Nel 2003 fonda insieme ad Alberto Micelotta la MO Vi DA, casa di produzione specializzata in videoclip (tra gli artisti per i quali hanno lavorato Alex Britti, Delta V, Mario Venuti e Cristina Donà). “Il Corridoio” è il suo primo cortometraggio e, al momento, Vittorio è impegnato nella stesura del primo lungometraggio.

 

2004 Il corridoio (corto, short)

 

SINOSSI

Nicola, 6 anni, vive con la famiglia in un vecchio appartamento diviso in due da un lungo corridoio. La relazione tra i suoi si sta sgretolando a causa dei debiti in aumento e la mancanza di comunicazione. Per sfuggire alle tensioni, Nicola si rifugia nel fantastico mondo dei suoi soldatini con i quali gioca tutto il giorno. Ma quando i problemi familiari aumentano, l’incredibile accade: la fantasia del bambino sconfina nella realtà trasformando il corridoio di casa in una trincea. Nicola si troverà così a dover raggiungere la porta d’ingresso non più per andare a scuola, ma perché è l’unico modo che gli resta per sopravvivere…

 

HEAVY PREGNANT

Cosa succede quando un figlio, ancora legato dopo 27 anni alla madre dal cordone ombelicale, si rifiuta di abbandonarla? La satira della pubertà ritardata di un figlio, del suo rifiuto di diventare adulto e dei medici che lo assistono.

 

regia/director piotr levandowsky
sceneggiatura /screenplay
piotr levandowsky, carsten strauch
fotografia/cinematographer
frank lamm
montaggio/editing
daniel olteanu
musica / music
manana khundadze
suono / sound
tilman braun
cast/cast roland silbernagel, cornelia niemann, rainer ewerrien
genere /genre
fiction
formato originale/original format
beta sp – color
durata/running time
9’
anno di produzione/year of production
2003
paese di produzione/country of production
germania – germany
produzione/production
carsten strauch filmproduction & filmakademie baden – dürtten
distribuzione/distribution
kurzfilm agentur hamburg

FESTIVAL INTERNATIONAL DU COURT MÉTRAGE LUXEMBOURG
Milleur Court Metrage International
 

BIOGRAFIA

Piotr Levandowsky è nato nel 1975 a Varsavia. A partire dal 1994 ha studiato in varie università a Varsavia, a Londra e in Germania: all’HfG Offenbach/Main (pre-diploma in Comunicazione Visiva) e all’Accademia del cinema del Baden – Württemberg (pre-diploma in “Film und Medien”). Nel 1996 conclude il tirocinio come tecnico e programmatore EDP e consegue il diploma di grafico a Varsavia.

 

2003 Heavy Pregnant ( corto, short) 2001 Projekt 02 ( corto, short) ; Little Computer People (corto, short); Aromabar: Father (corto, short)

 

SINOSSI

Cosa succede quando un figlio, ancora legato dopo 27 anni alla madre dal cordone ombelicale, si rifiuta di abbandonarla? La satira della pubertà ritardata di un figlio, del suo rifiuto di diventare adulto e dei medici che lo assistono.

 

HEADWAY

Un film su un uomo che cerca di far progressi nella vita.

 

regia/director jens jonsson
sceneggiatura /screenplay
jens jonsson
fotografia/cinematographer
askild vik edvardsen
montaggio/editing
kristofer nordin
suono / sound
adreas franck, göran petterssoncast/cast sten ljunggren alexandra dahlström lennart hjulström theresa jäderström
genere /genre fiction
formato originale/original format
35 mm – color
durata/running time
15’
anno di produzione/year of production
2003
produzione/production
memfis filmproduktion ab
distribuzione/distribution
swedish film institute


TAMPERE FILM FESTIVAL
Grand Prix International Competition

 

BIOGRAFIA

Jens Jonsson nasce nel 1974, studia grafica dal 1994 al 1998 e regia dal 1998 al 2001 presso il Dramatiska Institutet di Stoccolma. È stato anche fumettista per una rivista svedese. In un periodo di tempo relativamente breve, scrive e gira molti cortometraggi (tra cui Brother of Mine, che gli è valso l’Orso d’Argento a Berlino), tutti assolutamente straordinari se si pensa all’originalità delle tecniche narrative, all’intenso approfondimento psicologico dei personaggi e a una commovente saggezza che, considerata la sua giovane età, risulta indubbiamente sorprendente. Attualmente Jonsson sta lavorando al suo primo lungometraggio.

 

2004 Fragile (corto, short); 2003 A Changed Man (corto, short), Utvecklingssamtal (corto, short), Spaden (corto, short); 2002 K-G i nöd och lust (corto, short), Bror min (corto, short); 2001 Reparation (corto, short); 2000 Verner (corto, short); 1999 Execution (corto, short)

 

SINOSSI

Un film su un uomo che cerca di far progressi nella vita.

 

GOODBYE

Maria è arrestata dalla polizia che l’ha colta sul fatto mentre comprava droga. Terrorizzata che i servizi sociali le portino via la sua bambina, non dice di aver lasciato a casa da sola la figlia di due anni. Usa la sua unica chiamata giornaliera per cercare di trovare qualcuno che aiuti la piccola…

 

regia/director steve hudson
sceneggiatura /screenplay
steve hudson
fotografia/cinematographer
kristian leschner
montaggio/editing
tim mcleish
musica / music
robert nacken
suono / sound
dolby sr optical
cast/cast anna thalbach
genere /genre
fiction
formato originale/original format
35 mm – color
durata/running time
15’ 33’’
anno di produzione/year of production
2004
paese di produzione/country of production
germania – germany
produzione/production
rosebud films
distribuzione/distribution
village


MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
PREMIO UIP

 

BIOGRAFIA

Steve Hudson è nato a Londra nel 1969. Inizia a scrivere, recitare e a girare all’Università di Cambridge. Finita la scuola di arte drammatica, comincia a lavorare in teatro tra la Gran Bretagna, Cuba e l’Italia, dove trascorre un anno al Workcenter di Jerzy Grotowski, in Toscana. Dal 1995 vive in Germania dove ha lavorato come sceneggiatore, attore e regista per la televisione tedesca. Il suo primo lungometraggio, Dragnet, è stato anche prodotto dalla Rosebud Films. Attualmente Steve è impegnato nella stesura di “Immortal”, una sceneggiatura su Bram Stoker e Dracula per la Samson Films di Dublino, finanziata dall’Irish Film Board.

 

2004 Goodbye (corto, short)

 

SINOSSI

Maria è arrestata dalla polizia che l’ha colta sul fatto mentre comprava droga. Terrorizzata che i servizi sociali le portino via la sua bambina, non dice di aver lasciato a casa da sola la figlia di due anni. Usa la sua unica chiamata giornaliera per cercare di trovare qualcuno che aiuti la piccola, ma parla solo alle segreterie telefoniche. Non può sapere se i suoi messaggi sono stati ascoltati. Ma se confessa tutto alle autorità, sicuramente le porteranno via la bimba. Chiusa nella sua cella, tutto ciò che vede è la porta del suo appartamento. La bambina sarà ancora li dietro?

 

EXTN.21

Orman è al cellulare impegnato in una conversazione futile. Sta cercando di rientrare in fretta in ufficio, ma non arriva da nessuna parte. Se solo riuscisse a comunicare con Mr. Langley sarebbe tutto risolto, ma c’è qualcuno (o qualcosa) che intercetta le sue chiamate…

 

regia/director lizzie oxby
sceneggiatura /screenplay
lizzie oxby
fotografia/cinematographer
lizzie oxby
montaggio/editing
rod main
musica / music
johannes konecny
suono / sound
stereo
cast/cast richard leaf (as the head of the puppet)
genere /genre
animazione – animation
formato originale/original format
16 mm – color
durata/running time
9’
anno di produzione/year of production
2003
paese di produzione/country of production
inghilterra – england
produzione/production
finetake
distribuzione/distribution
finetake


TIRANA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL
Best First Film

 

BIOGRAFIA

Lizzie Oxby, nel 1996 consegue un Dottorato in Animazione presso il Royal College of Art. Il film realizzato come tesi di laurea The Lacemaker vince il premio Gold Mikeldi per l’Animazione al Festival Internazionale del Documentario e del Cortometraggio di Bilbao. I suoi corti, inoltre, sono stati presentati in occasione di numerosi festival cinematografici internazionali di primo piano. Il suo pluripremiato EXTN.21 è stato commissionato da Channel 4 Television. Come regista ha lavorato per MTV Networks Europe e per la EMI Records UK e ha appena finito di girare Nightly Cares per il gruppo islandese Múm e per la Fat Cat Records. Ha girato anche per Real World, Readymade-Media, ENO ed è stata co-regista di “Catch Your Breath” (2002) con la compagnia teatrale Theatre-Rites, avvalendosi di proiezioni su video per il Lyric Theatre di Hammersmith. Oltre ad occuparsi di cinema, ha anche pubblicato illustrazioni e dal 1997 gestisce, in qualità di professore ospite, il corso di Theatre Design della Wimbledon School of Art. I suoi lavori sono stati presentati anche alla Royal Academy of Art di Londra.

 

2004 Nightly Cares (music video) 2003 EXTN. 21 (corto, short) 1997 FJAM (music video)

 

SINOSSI

Orman è al cellulare impegnato in una conversazione futile. Sta cercando di rientrare in fretta in ufficio, ma non arriva da nessuna parte. Se solo riuscisse a comunicare con Mr. Langley sarebbe tutto risolto, ma c’è qualcuno (o qualcosa) che intercetta le sue chiamate…
Fondendo in maniera originale animazioni di fotogrammi ad effetto, scene di azione in presa diretta ed effetti digitali, il film riesce a ricreare un mondo oscuro dalla realtà incerta.

 

ECCO, E’ ORA

Il vento arriva e segna l’inizio di una nuova stagione. In un momento è finita l’infanzia di Eva e Giona, in un sospiro: ecco, è ora.

 

regia/director magda guidi
sceneggiatura /screenplay
magda guidi
fotografia/cinematographer
magda guidi
montaggio/editing
magda guidi
musica / music
aerodynamics
suono / sound
c. steeve hostin
genere /genre
animazione – animation
formato originale/original format
mini dv – color
anno di produzione/year of production
2004
paese di produzione/country of production
italia – italy
durata/running time
3’ 23’’
produzione/production
magda guidi

I CASTELLI ANIMATI
Concorso Italia – Gran Premio
 

BIOGRAFIA

Nasce a Pesaro nel 1979. Frequenta l’I.S.A. di Urbino, sezione cinema d’animazione, e si diploma nel 1998. Frequenta il biennio di perfezionamento nella stessa sezione. Frequenta poi i workshop di fumetto di Lorenzo Mattotti e Gabriella Giandelli a Bologna. Nel 2003 realizza il video clip Nuova identità prodotto dalla band italiana Tre allegri ragazzi morti.

 

2004 Ecco è ora (corto, short) 2003 Nuova identità (videoclip) 2000 Si, però (corto, short)

 

SINOSSI

Il vento arriva e segna l’inizio di una nuova stagione. In un momento è finita l’infanzia di Eva e Giona, in un sospiro: ecco, è ora.

 

UNDRESSING MY MOTHER

Undressing my Mother è un documentario struggente che indaga l’insolita prospettiva di una donna sulla sua obesità e sul suo corpo che invecchia. Nonostante abbia appena compiuto sessant’anni, Ethel continua a essere sicura di sé e contenta del suo aspetto fisico. Il suo enorme fondoschiena…

 

regia/director ken wardrop
sceneggiatura /screenplay
ken wardrop
fotografia/cinematographer
michael cavelle, kate mc cullough
montaggio/editing
andrew freedman
suono / sound
dolby sr
cast/cast
ethel wardrop
genere /genre
documentario
formato originale/original format
16 mm – color
durata/running time
5’
anno di produzione/year of production
2003
paese di produzione/country of production
irlanda – ireland
produzione/production
venom film

CORK FILM FESTIVAL
Jameson Award for Best Irish Short Film
BIOGRAFIA

Ken Wardrop ha appena concluso gli studi presso la Scuola Nazionale di Cinema, IADT-DL dove si è specializzato nella regia di documentari. Tra i suoi lavori ricordiamo i corti vincitori di premi Dampened Spirits, Love is Like a Butterfly e Useless Dog. Ken è anche il vincitore delle ultime due edizioni dell’O2 Student Film of the Year Award, nonché co-fondatore della società di produzione Venom Film con il suo ex compagno di studi Andrew Freedman. Attualmente, si occupano sia di corti sia di lungometraggi.

 

SINOSSI

Undressing my Mother è un documentario struggente che indaga l’insolita prospettiva di una donna sulla sua obesità e sul suo corpo che invecchia. Nonostante abbia appena compiuto sessant’anni, Ethel continua a essere sicura di sé e contenta del suo aspetto fisico. Il suo enorme fondoschiena e le rotondità in vita vengono letteralmente messe a nudo, rivelando una sicurezza che scaturisce dall’amore e dalle attenzioni del marito. Undressing my Mother è una storia divertente che nasconde una triste realtà. Il film è stato girato a casa di Ethel ed è diretto da suo figlio.