“Diario di bordo” e arrivo a destinazione

Quando Joseph Conrad (scrittore in bilico tra la fine dell’Ottocento e l’inizio Novecento) raggiunse il pieno del successo, sembrava che nessuno come lui sapesse descrivere le storie di mare; quando produsse due libri al di fuori del genere, ambientati cioè sulla terra ferma, vale a dire “Sotto gli occhi dell’Occidente” e “L’agente segreto” il pubblico lo abbandonò anche se poi questi due titoli sono stati ristampati e venduti a milioni di copie.
Conrad ci rimase male ed anche la sua tasca: per reazione scrisse il raccontino breve “L’ospite segreto”, in cui un assassino si nasconde nella cambusa di una nave dei mari del Sud.
Cos’era successo? Il pubblico da Joseph Conrad voleva il mare.

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“Diario di bordo” dell’ottava serata

L’APPRODO
Il mare. L’acqua, la profondità degli oceani.
Il lavoro dei pescatori,con quelle lampare antichissime ancora oggi in uso;e poi le nostre spiagge italiane, i colori, i suoni e i sapori di certe indimenticabili giornate d’estate.
Verso il tramonto,in quelle ore lente, calde e trasognate, c’è sempre qualcuno che porta sulla sabbia grappoli d’uva e gigantesche fette d’anguria.
Di sera la “movida” prenderà corpo, il rito collettivo del divertimento senza soste conoscerà il suo apogeo .

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“Diario di bordo” della settima serata

TRA L’AGONISMO E L’AGONIA
Mentre il tempo si ostina a creare una sceneggiatura invernale sugli entusiasmi interni ed esterni di Maremetraggio, ecco l’occasione per una tregua dei cortometraggi: stavolta la materia è di quelle complesse, non ci si può alzare dalla poltroncina ogni venti minuti.

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“Diario di bordo” della sesta serata

A META’ DEL GUADO TRA FICTION E CARTONI ANIMATI
Capita, prima di quanto uno ci si aspetti, di ritrovarsi a metà del guado.
La nostra navigazione appassionata e per certi versi frenetica sulla barca di Maremetraggio raggiunge il suo cuore nevralgico; stiamo arrivando laddove viene chiamata a raccolta tutta la nostra supposta abilità di marinai.
In queste giornate clou ci sarà ancora più cinema, ancora più calore umano. E imprevisti, tanti imprevisti!

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“Diario di bordo” della quinta serata

L’ORCHESTRA DEI PERSONAGGI FA TAPPA A MAREMETRAGGIO
Maremetraggio quest’anno ha fatto più di una volta i conti con un clima a dir poco selvaggio.
Tempesta d’acqua e di vento martedì pomeriggio proprio poco prima dell’arrivo al Maremetraggio Village di John Hemingway; seconda tappa forzata al Cinema Excelsior dove sono scorsi alcuni cortometraggi più interessanti del Festival.

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“Diario di bordo” del quarto incontro con gli autori al Maremetraggio Village

Si dice che la vita è l’arte degli incontri; una massima applicata da sempre e alla perfezione della fantasiosa compagine di Maremetraggio.
Doppia occasione d’incontro quella offerta dal Festival nella giornata di martedì.
Primo a sottoporsi al fuoco di fila delle domande del pubblico come al solito assortito, è stato il regista di “3 metri sopra il cielo” di Luca Lucini.

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“Diario di bordo” della quarta serata

BRUCIANDO UNA GIOVENTU’ CHE NON SI LASCIA BRUCIARE…
Serata di vento leggero al Giardino Pubblico; spunta qualche vestito più pesante e con precisione svizzera alle 21.30 si inizia.
La di bianco bardata Michela Cadel svolge il consueto compito delle presentazioni di rito, ma l’attenzione è già accesa per i corti di là a venire.

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“Diario di bordo” del terzo incontrio con gli autori nel Maremetraggio Village

Gioie e dolori del cinema al femminile. Togliamoci questo sassolino dalla scarpa senza rancore per nessuno: il film di Valia Santella “Te lo leggo negli occhi” non è un lavoro completamente riuscito.
Se ne avuto palese sentore durante l’incontro con il pubblico e con l’autrice del film medesimo.

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“Diario di bordo” della terza serata

L’AMORE NON E’ UNA CROCIERA DI PIACERE
……. o quanto meno la sua navigazione non contempla soltanto mari calmi e paesaggi da sogno.
La serata di domenica 3 luglio (la proclamiamo fin da subito come una delle nostre preferite) ha schierato nove corti – nove di raffinata crudeltà, praticamente monotematici nella descrizione di un mondo psicopatico e surreale, costantemente sopra le righe e cieco di fronte a qualsiasi tipo di equilibrio.

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“Diario di bordo” del secondo incontro con gli autori al Maremetraggio Village

Nonostante la giornata tipicamente balneare l’amore per il cinema e la curiosità di conoscere da vicino i protagonisti del medesimo ha felicemente riempito il Maremetraggio Village.
Domenica mattina dedicata alla disamina del film di David Ballerini “Il silenzio dell’allodola”.

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