“LUCI ED OMBRE”, SECONDO APPUNTAMENTO

[b]Giovedì 23 ottobre al cinema Ariston di Trieste secondo appuntamento della rassegna curata da Maremetraggio e Alpe Adria Cinemaa per celebrare il trentennale della legge Basaglia[/b] Secondo appuntamento serale, giovedì 23 ottobre alle 20, con Luci ed Ombre, la rassegna cinematografica in programma al cinema Ariston di Trieste per celebrare il trentennale della legge Basaglia. Realizzata da Maremetraggio e Alpe Adria Cinema per “La fabbrica del cambiamento”, Luci e Ombre intende ricordare, con le sue proiezioni, come anche il cinema abbia saputo fornire un importante contributo alla riflessione sul disagio mentale.
Dopo la serata di apertura, riservata al cinema contemporaneo dell’Europa orientale, giovedì 23 sarà la volta di una mini retrospettiva dedicata all’italoamericano Peter Del Monte.
L’originalissimo regista e sceneggiatore, distintosi per il gusto molto personale e per il percorso assolutamente imprevedibile e discontinuo che lo ha caratterizzato nel corso di tutta la sua carriera, sarà ospite a Luci e ombre per presentare due sue opere: la sua fatica più recente, “Nelle tue mani”, in programma alle 20, e, a seguire, il suo capolavoro datato 1996, “Compagna di viaggio”.
Due film che raccontano la follia declinata al femminile, tema al quale Del Monte è particolarmente affezionato, e che da “Irene Irene” a “Julia and Julia”, fino ai film presentati in quest’occasione, costituisce un leit-motif della sua opera. “Da sempre sono affascinato dai personaggi femminili un po’ disturbati – ha spiegato il regista – e voglio raccontare le donne in maniera diversa da quella del cinema italiano di oggi, dove vengono idealizzate o trattate con un atteggiamento adolescenziale. Sullo schermo porto le donne con le loro luci e le loro ombre”.
Sono donne inquiete che si incamminano lungo vie sconosciute, quelle ritratte dalla cinepresa di Del Monte. Come Mavi, protagonista di “Nelle tue mani” e interpretata dalla giovane Kasia Smutniak, che conosce Teo (Marco Foschi, attore rivelazione di “Fame chimica”) perché lo soccorre dopo averlo investito con la propria auto. Tra i due sboccerà l’amore, coronato dalla nascita di una bambina. Ma quando Teo troverà un impiego che lo costringerà lontano da casa per lunghi periodi, la giovane moglie inizierà a mostrare segni di squilibrio, divorata dalla gelosia e dalle paure. L’idillio terminerà con la separazione dei due e l’allontanamento della figlia dalla madre.
Anche la “Compagna di viaggio” Cora (un’intensa Asia Argento, che per questa interpretazione si è guadagnata una Grolla d’oro e il suo secondo David di Donatello) è una donna in bilico: ventenne romana irrequieta e vagabonda, viene chiamata un giorno a sorvegliare, per conto della famiglia, un anziano professore in pensione (Michel Piccoli), svampito al punto tale da dimenticare la strada di casa. Quando l’uomo salirà su un treno diretto nel nord Italia, la ragazza lo seguirà di nascosto nel viaggio, scoprendo di stazione in stazione una dimensione della vita fino ad allora inesplorata.
Tra un film e l’altro la parola passerà al regista, che racconterà la genesi dei due lungometraggi e i motivi profondi che lo hanno indotto a trattare il tema del disagio mentale femminile. “Se c’è la possibilità che la ragione governi completamente la vita, allora non c’è possibilità di vita” , ha detto in più occasioni Del Monte, citando il fortunato film di Sean Penn, “Into the wild”. È forse questa la filosofia sottesa ai suoi lavori, ma per l’occasione sarà possibile chiederlo direttamente a lui.
La rassegna proseguirà con altri due appuntamenti, giovedì 30 ottobre e, in chiusura, giovedì 6 novembre.

Tutte le proiezioni si terranno al cinema Ariston e sono a ingresso gratuito.

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