DIARIO DI BORDO DI SABATO 5 LUGLIO 2008

Dicono gli esperti di oceanografia che quando la spuma marina tocca la battigia, cambia colore per decine di volte, in base agli elementi chimici centrifugati nell’acqua. Approdo affascinante, come quello –se ci consentite l’ardito paragone- di Maremetraggio 2008, il Festival Internazionale del Cortometraggio e delle opere prime che ha chiuso i battenti sabato dopo due emozionanti bagni di folla; tanto cinema, tanta gente, tantissimi momenti da ricordare. E’ risultata vincente, alla fine, la formula di apertura totale all’Europa, fortemente voluta dalle organizzatrici Maddalena Mayneri e Chiara Valenti Omero. Dopo l’appassionante incontro mattutino “fotogrammi incrociati”, che ha riunito al Maremetraggio Village le giurie, i registi, in generale i protagonisti del Festival, al tramonto si è svolta l’attesa cerimonia dei premi. L’opera prima premiata dalla manifestazione è stata “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti, film arcano ed evocativo dalle ancestrali reminiscenze. Lodata la bellissima, “sacrale” Carolina Crescentini per il suo ruolo in “Parlami d’amore” di Silvio Muccino: a lei il premio Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, riconoscimento giunto anche all’irresistibile Peppino Mazzotta (miglior attore per “La velocità della luce” di Andrea Papini). La “fiaba urbana” di Tony D’Angelo “Una notte”, decisamente intensa e riuscita, si è conquistata invece il premio della critica: il giovane autore ringrazia con la semplicità di toni che è nota.

Se son rose fioriranno, dice il proverbio: nel giardino degli esordienti lì lì per sbocciare, Maremetraggio ha colto il volto pulito di Michela Quattrociocche (“Scusa ma ti chiamo amore” di Federico Moccia), “Flavio Parenti (“Parlami d’amore” di Silvio Muccino), Beatrice Orlandini (“La velocità della luce” di Andrea Papini). Infine, i nostri amici del cortometraggio: moltissimi, troppi per citarli tutti, anche quest’anno hanno consentito al pubblico un viaggio visionario di qualità. La giuria di Maremetraggio 2008, ha quindi voluto scegliere il lavoro Ceco “Pani G” di Michal Žabka (Premio Trudi per il miglior corto d’animazione); ancora raffinatezza sul podio per “Le secret de Salomon” di David Charhon (Premio Imaghia), mentre il miglior film breve italiano è stato reputato “Amici all’italiana” di Nicola Guaglianone; premio online “Tiscali In Short”, a “La sala da the” di Alessandro Baltera e Matteo Tortone; last but not least, il pubblico ha assegnato i due premi “Shop & Play Città Fiera” al corto “Sintonía” di Jose Mari Goenaga; a seguire ha scelto tra i lungometraggi ancora “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti. A seguire, un veloce ma significativo “brindisi tintinnante” (come direbbe Francesco De Gregori) e la consueta festa finale presso lo stabilimento Sticco. Quando la bellissima vista sul Golfo triestino inizia a farsi sfuocata, vuol dire che albeggia: un grande abbraccio collettivo e arrivederci al prossimo anno.
Riccardo Visintin
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