DIARIO DI BORDO DI SABATO 7 LUGLIO

QUESTI POSTI VICINO AL MARE…
Più di una goccia di malinconia scende durante la serata di sabato: siamo nel pieno della festa conclusiva di Maremetraggio 2007 allo stabilimento balneare Sticco, ed è decisamente tempo di bilanci.

 L’ottava edizione del festival del cortometraggio e delle opere prime si è conclusa nel segno del pieno successo e di una raggiunta consapevolezza artistica; la manifestazione ha rinsaldato i rapporti artistici con i parsi europei più disparati, e ne ha promulgati altri che matureranno nell’immediato futuro.
Quasi impossibile raccontare a chi non c’era la quantità e qualità degli avvenimenti presentati: da un calorosissimo incontro con Laura Morante ad una doverosa operazione di recupero del materiale storico di Carosello; dalla presentazione di decine di cortometraggi internazionali alla presenza fisica di nomi cari al pubblico come Antonio Catania, Domenico Lannutti e Chiara Sani, alla significativa e formante esperienza di creazione del Daily Magazine.
Le premiazioni di sabato pomeriggio sono state caldissime non solo per un evidente fattore meteorologico; abbiamo scoperto un regista giovane e motivato come Timo Kalevi Puukko autore di “Winterlong”, apprezzato unanimemente.
Mai visto così raggiante Agostino Ferrente, autore del lungometraggio “l’Orchestra di Piazza Vittorio”, pluripremiato per il suo corale abbraccio sottoforma di jamsession.
Ancora, si è segnalata una forte e consapevole presenza del cortometraggio d’animazione, mezzo espressivo sempre più perfezionato grazie ai prodigi della vidografica e delle ultimissime tecniche di definizione digitale.
Produttori, esercenti, attori e protagonisti del cinema italiano in generale hanno ancora una volta scelto Maremetraggio come suolo elettivi per scambiarsi pareri e iniziare rapporti che porteranno a collaborazioni future; attraverso i bicchieri tintinnanti della festa non è rimasto soltanto il “pou porler” ma il sincero senso di un contatto fattivo ed unificante.
Pollice rivolto verso l’alto anche quello del pubblico, che ha ignorato i malesseri del tempo per affollare le sale coperte e scoperte del cinema Ariston e del Giardino Pubblico: chi per vedere i sofisticati ed ancestrali cortometraggi del Sud Africa chi per appassionarsi alle tematiche offerte dai cortometraggi di ogni latitudine e longitudine.
Una volta di più la nostra manifestazione si è adoperata per dare visibilità alle opere prime italiane, quelle che troppo spesso vivono soltanto nel cuore e nelle mani dei suoi autori, per conoscere un ingiusto destino di oblìo.
Ad un certo punto, nello splendido scenario di Sticco che domina l’altrettanto splendida costiera triestina, arriva quasi a sorpresa il regista Giacomo Martelli; e anagraficamente molto più giovane di quanto pensavamo, e soprattutto di fregia di aver diretto uno dei migliori film visti quest’anno: “In Ascolto” è una di quelle pellicole che fanno ben sperare per il futuro del nuovo cinema nostrano; recuperatelo quanto prima, anche per scoprire una sceneggiatura di ferro avvincente dall’inizio alla fine.
Mentre gli ospiti discutono animatamente su questo o quel film, fa capolino tra gli scogli e i secchielli per il ghiaccio anche Claudio Bisio, impegnato in questi giorni nelle riprese di un fim a Trieste.
Ecco, Trieste: torniamo a ribadirlo con un pizzico di comprensibile orgoglio: Maremetraggio è un festival nato a Trieste per volontà delle organizzatrici Maddalena Majneri e Chiara Velenti Omero e sempre più reca con se un carattere di internazionalità.
Più di un regista presente per il festival ha avuto modo di riscontare una luce straordinaria e pulita che nelle giornate di sole rende la città una sorta di set ideale per qualsivoglia produzione.
Maria Antonia Avati, una delle prime ospiti del festival, ha riscosso i consensi che erano nelle sue aspettative con il lungometraggio “Per non Dimenticarti”: presto smetteranno di affiancarla al padre Pupi, per riconoscerle piena autonomia artistica; viceversa chi gira l’Italia per lavoro o per diletto tenga d’occhio il centro-Italia: in qualche località balneare troverà Domenico Lannutti impegnato nella sua spassosa tournee di cabaret.
Arrivederci a tutti gli amici che ogni anno rappresentano il corpus di Maremetraggio: stavolta citiamo il sorriso irresistibile di Chiara Paduano, l’acume critico di Sergio Crechici e di Gianni Ursini, la sempre indispensabile presenza tecnica oltre che estetiche delle hostes dalla azzurra veste.
Arrivederci ai perfetti tempi di Sara Del Sal, presentatrice delle serate e voce inconfondibile per Radioattività; arrivederci al frigorifero- scrigno-di-delizie, che ha bagnato con i suoi nettari le gole italiche messe a dura prova da una temperatura tiranna.
Sul voluminoso tendone di Piazza Sant’Antonio si spengono i riflettori, infondo come diceva Jean Paul Sarte la nostalgia è una camicia che sta addosso molto bene all’essere umano.
Negli uffici di via Pozzo del Mare l’organizzazione di Maremetraggio 2007 può concedersi una pausa, anche se già qualche frammento propositivo fa capolino all’orizzonte: del resto un anno passa in un lampo, anzi, in un’onda….
Riccardo Visintin
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