Diario di bordo di venerdì 7 luglio

“PIOGGIA DI LUGLIO”
Ricordate? Giove Pluvio l’ultima volta aveva deposto le armi, concedendoci più volte lo splendido scenario naturale del giardino pubblico. Stavolta si è incattivito, ed eccoci in uno stimatissimo cinema Excelsior, per una delle più ricche serate di questa settima edizione.

Prima di parlare però una menzione particolare va alla mattinata del Maremetraggio Village: doccia di autografi e fotoricordo per Eleonora Giorni, biondissima e indimenticata protagonista del cinema italiano anni sessanta (nel suo curriculum film di Damiani, Argento, Salce, Cavani).
Ora Eleonora fa la produttrice, ed è stato interessante sentirla parlare di cinema dalla sua angolazione.
Altri incontri importanti nel corso della giornata, tra tavole rotonde e incontri letterari. Serata di cinema al chiuso, quindi: finalmente abbiamo visto “La Passerella” del giovane Davide Pettarini, appartenente alla categoria COrtoiNCORSO.
Era una sfida da vincere ed è stata vinta: agganciandosi palesemente al capolavoro di Francois Truffaut “Jule et Jim”, Davide imbastisce un piccolo apologo sull’adolescenza e i suoi riti, spontanei, neutri e misurati, i giovani interpreti regalano il loro apporto ad un’opera di delicata fattura.
Ecco quindi i cortometraggi consueti, stavolta quasi tutti degni di stima e sincero riconoscimento.
E’ il caso di “Alone Together” di Duccio Chiarini, disincantato resoconto amoroso: una coppia fragile come il cristallo, che si separa senza il fatidico happy end.
“Lotta Libera” di Stefano Viali (ospite più volte di Maremetraggio) è un seducente e cupo gioco ad incastro sulla verità e l’inganno, costruito con un impianto fortemente teatrale.
“Tutto brilla” di Massimo Cappelli sfrutta il talento comico di tre piccole beniamine del pubblico televisivo ( Carla Signoris, Lunetta Savino, e Paola Tiziana Cruciani) per un divertentissimo “pastiche” grottesco e sarcastico.
Quasi horror nel suo drammatico dipanarsi, “Eko” di Goran Kapetanovic parla di guerra e di massacro attraverso la lente deformante della metafisica: lancinante ed incisivo.
Spazio poi alla sezione corallino e ad i suoi giovanissimi interpreti, “La ladra” proviene dall’istituto comprensivo “Reale” di Villaggio Mosè (Agrigento), e “Cell Gum” da Genova (Istituto Majorana): due diversi modi di interpretare la socialità quotidiana degli studenti.
Bellissimo, infine, il lungometraggio ” Mater Natura” di Massimo Andrei, un inno alla libertà collettiva ed alla capacità di essere se stessi.
Strepitoso Vladimir Luxuria, in un opera colorata e a tratti commovente.
Appuntamento a sabato pomeriggio per le premiazioni!
di Riccardo Visintin
 
 
 
 
 
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