La destinazione

Emilio, un ragazzo di diciassette anni proveniente da Rimini, si arruola nei carabinieri. A Roma, durante il corso di formazione, conosce Costantino, un giovane originario della Sardegna…

 

Regia: Piero Sanna
Sceneggiatura: Piero Sanna, Ezio Alberiore, Franco Fraternale
Fotografia: Emilio Della Chiesa
Musica: Mauro Palmas
Cast: R. Magnani, E. Balia, R. Ballore, S. Brotzu, L. Careddu, C. Gungui, S. Mele
Formato: 35 Mm.
Durata: 124’
Produzione: Ipotesi Cinema Sire
Distribuzione: Mikado

BIOGRAFIA: Piero Sanna è nato a Benetutti (SS) nel 1943. Arruolato nell’Arma dei Carabinieri nel 1962, è ora in servizio presso il Nucleo Operativo del Comando Provinciale di Milano. Ha sempre dedicato il suo tempo libero all’attività cinematografica. Si è diplomato nel 1975 alla Scuola Civica di Cinema di Milano. Dal 1976 fa parte della “Scuola” di Ermanno Olmi, con cui ha collaborato in diverse occasioni. Nel 1979 ha realizzato un documentario sul Cardinale Carlo Maria Martini, seguito nel 1980 da un altro sul Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Nel 1986 ha girato “Costa Smeralda (un’isola nell’isola)”, un documentario a sfondo socio-culturale sulle problematiche del turismo in Sardegna. È del 1987 ”Mascaras”, un filmato a sfondo antropologico sui rituali delle “mascare sarde”, acquisito dal Dipartimento Scuola Educazione della RAI. Sono seguiti poi “Vita di un giorno” (1989), sul servizio preventivo dell’Arma dei Carabinieri, nel 1989, e “Chida Santa”, nel 1991, documentario ambientato nella parte centrale della Sardegna, sui riti della Passione durante la Settimana Santa.


SINOSSI: Emilio, un ragazzo di diciassette anni proveniente da Rimini, si arruola nei carabinieri.
A Roma, durante il corso di formazione, conosce Costantino, un giovane originario della Sardegna. Per un caso, al termine del corso, Emilio viene destinato proprio in Sardegna, in un paese della Barbagia. Una volta arrivato nella caserma di Coloras, viene assegnato alla squadriglia che ha compiti di ricognizione a scopo preventivo. Ben presto il giovane si rende conto che l’interno della Sardegna è un mondo a parte, ancorato a valori e riti arcaici, a consuetudini e vizi atavici. Un giorno un uomo viene ucciso sotto gli occhi del figlioletto, Efisio. Il bambino riconosce in un uomo di nome Cortes l’assassino di suo padre. I carabinieri cercano di catturare Cortes e, nello stesso tempo, di convincere la madre di Efisio a rivelare quello che sa alla magistratura. Emilio, anche lui orfano, si affeziona molto al bambino. Nello stesso periodo conosce Giacomina, una ragazza del paese, con cui, nonostante l’iniziale diffidenza di lei, comincia una relazione. Cortes, intanto, viene catturato. Al processo, però, viene assolto, perché il bambino non viene ritenuto un teste affidabile. Emilio vede il suo lavoro vanificato e cade in uno stato di profondo avvilimento, tanto più che anche con Giacomina le cose non vanno più bene. E dopo che il giorno del venerdì santo un altro grave episodio viene a turbare il già precario equilibrio di Emilio, questi decide di lasciare il paese per una nuova “destinazione”.

 

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