Lo ShorTS IFF presenta l’immagine della 24° edizione con cui consolida la scelta di essere un Festival green, e Eco-ShorTS, la raccolta di visioni a tematica ambientale.

ShorTS IFF: multivitamin visions

L’albero di ShorTS IFF cresce di anno in anno con tutti i suoi diversi rami, e se è vero che ogni albero buono produce buoni frutti quest’edizione sarà ricca di cortometraggi multivitaminici!
La vasta offerta delle proiezioni selezionate con cura soddisfa tutti i gusti e il Festival si trasforma in un ricco cesto di frutta: dissetante, nutriente e rinvigorente.
Se le singole sezioni sono mele, fragole, limoni da assaporare, ShorTS IFF diventa un invitante e fresco centrifugato di tutte le sue categorie. Il frutto non richiede lunghe preparazioni e il suo consumo è rapido ed energetico proprio come il cortometraggio. È questo il regalo di una natura quando viene rispettata, è la nostra ricompensa. Ricaricatevi dunque con tutti i diversi succhi di ShorTS IFF perché un cortometraggio è come il concentrato di un film.

Eco-ShorTS

8 cortometraggi di genere, tematica e approccio differenti, selezionati da Massimiliano Nardulli con lo scopo di offrire una particolare, volutamente soggettiva visione di alcuni aspetti del nostro rapporto con la Natura meno raccontati dai diversi media e forse proprio per questo più interessanti e stimolanti per gli spettatori: ecco un concentrato di lavori che riflettono e fanno riflettere sui delicati e complessi rapporti tra uomo e ambiente ponendo al centro di queste brevi  storie il senso della responsabilità individuale nei confronti della collettività, umana e naturale.

Tra le opere internazionali in Concorso per il premio che sarà attribuito dal pubblico, insieme a Aski, la mère de tous/Aski, the Mother of All di Amélie Courtois (Canada, 2022), In Light di Alice Fassi (Italia, 2022), Gentle Hum of Spring di Simon Garez (Canada, 2022) e Bahçeler put kesildi/Gardens Petrified di Ali Cabbar (Turchia, 2021), si sottolinea la presenza di: Trchox terevneri ergy/The Song of Flying Leaves di Armine Anda (Armenia, 2023), poetica animazione sull’incontro e confronto tra due generazioni differenti e sulla trasmissione di una certa sensibilità e consapevolezza del mondo che ci circonda; Selkie di Sophie Suliman (Regno Unito, 2022), documentario in cui il rapporto con la natura e l’acqua è analizzato anche dal punto di vista del suo beneficio per le persone che soffrono di malattie mentali; Aralkum (Uzbekistan, Germania, 2022) del tedesco di origini pakistane Daniel Asadi Faezi e dall’ucraina Mila Zhluktenko, girato nel desertificato mare d’Aral immaginando che un giorno possa essere nuovamente coperto d’acqua e che là un pescatore possa tornarvi a pescare; The Legend of Goldhorn di Lea Vučko (Slovenia, 2022), un’altra animazione in cui il rapporto con l’ambiente è lo sfondo di una fiaba tradizionale slovena.

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