Nuvole e mani di un animo resistente

Disegnatore pittorico di movimento kinèmato-grafico, persona e talento di altri tempi e con tempi tutti suoi. Simone Massi vive con la moglie ucraina Julia Gromskaja, anch’ella animatrice e pittrice, e tre figli, nel grande paese delle colline pesaresi a metà strada fra Fabriano e il mare di Fano, l’industriosa quanto artigianale Pergola ove è nato cinquant’anni fa. Racconta storie trasfigurate e fluide come un’incessante onda di carboncino su carta, piene come un raccolto di grano e frutti dopo la giusta semina negli spazi di idee immaginate reali. Sono storie di terra, di animali, di piante, di gente contadina con storiche e politiche radici resistenti all’insoddisfacente modernità tecnologica. Massi lavora con i colori del nero, i toni del grigio, il bianco dell’orizzonte, inquadra gli occhi e i gesti dei suoi personaggi con sapienza rinascimentale, rielabora usanze e rituali dei suoi luoghi, anima la materia dei paesaggi locali. Ha creato in venticinque anni venti cortometraggi, brevissimi e brevi, molto premiati e diffusi – fra cui In aprile, Adombra, Tengo la posizione, Piccola mare, Io so chi sono, La memoria dei cani, Nuvole, mani, Dell’ammazzare il maiale, Fare fuoco, L’animo resistente, L’attesa del maggio – ed è l’autore della folgorante personalissima sigla della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dal 2012 al 2016. Inoltre, gli stupefacenti, toccanti 28’ di grande animazione (realizzati da Massi con la collaborazione di allievi e colleghi) necessari per rievocare in La strada dei Samouni di Stefano Savona – premio Miglior Documentario al Festival di Cannes 2017 – le ultime ore e la morte di membri della grande famiglia palestinese Samouni di Gaza uccisi da razzi israeliani tra fine 2008 e inizio 2009. Massi ha illustrato libri e cataloghi e teatro, insegna all’I.S.A. di Urbino, cantiere di disegnatori e animatori. Ha vinto il premio David di Donatello, il Nastro d’Argento, il premio Flaiano. Ha fondato nel 2016, sempre a Pergola e con pochi adepti, l’associazione Ars Animae e il conseguente festival Animavì sull’animazione artistica e poetica (fra gli ospiti complici e affascinati i Registi Wenders, Sokurov, Kusturica, Petrov, gli Attori Herlitzka, Paolini, Rohrwacher, Servillo), e nel marzo 2020 anche l’ALMA (Associazione Libera Marchigiana Animatori). Appartato, spartano, riservato, Simone Massi è il disegnatore stanziale più dinamico che possiate immaginare.

Maurizio Di Rienzo

Simone Massi

Simone Massi (Pergola, 1970) ha studiato Cinema di Animazione alla Scuola d’Arte di Urbino. Ha ideato e realizzato una decina di piccoli film di animazione che sono stati mostrati in 62 paesi dei 5 continenti e hanno raccolto 250 premi. Fra i riconoscimenti più importanti un David di Donatello e due Nastri d’Argento. È stato autore del manifesto e della sigla dalla 69a alla 73a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, festival che nell’edizione del 2012 lo ha omaggiato con una proiezione speciale di tutti i suoi lavori.

filmografia essenziale

2014 L’attesa del maggio
2013 Animo resistente
2011 Dell’ammazzare il maiale
2009 Nuvole, mani
2006 La memoria dei cani
2004 Io so chi sono
2003 Piccola mare
2001 Tengo la posizione
2001 Pittore, aereo
1997 Keep On! Keepin’ On!
1996 Racconti
1995 Immemoria