Diario di bordo – 7 luglio 2020

Una volta i locali notturni e le discoteche avevano nomi esotici ed accattivanti: CAPRICCIO ROSA, NUOVO AMNESIA, BANDIERA GIALLA, per non citare che i più celebrati.

Erano luoghi illuminati da meravigliose luci stroboscopiche, dove la gente coloratissima godeva del piacere di stare insieme. Sembra di parlare di un’era preistorica, adesso che siamo confinati nelle nostre quattro mura domestiche e le poche occasioni di incontro vengono denominate “assembramenti”.

CASTLES di Stefano Bertelli è un partecipato cortometraggio d’animazione sul senso stesso del nostro vivere: mano nella mano una coppia in formato ombra attraversa case sugli alberi. Squarci di cielo installazioni lievi di un mondo poetico ed idealizzato dove tutti vorremmo vivere.

Suspance mozzafiato per RED VINE di Santiago Menghini. Durante un evento di beneficenza qualcuno si accanisce col veleno su un bicchiere di vino; la traiettoria che lo stesso compierà è tutta da scoprire.

SUCH A BEATIFUL TOWN di Marta Koch racconta il surreale percorso notturno di una giovane donna angosciata. Cortometraggio di animazione che indaga sulla pulsioni sessuali ed esistenziali. Da notare la produzione, la medesima scuola di cinema di Lodz in Polonia, dove studiò Roman Polansky.

DEAF LOVE – VOLER ESSERE FELICI AD OGNI COSTO di Michele Bertini Malgarini ha i toni di una commedia on the road con qualche bozzetto umoristico sul linguaggio proto-meridionale, ma contiene anche un messaggio universale d’ amore oltre le barriere della sordità e dell’handicap in generale.

THE VAN di Erenik Begiri ci trasporta in un mondo cattivo ed impermeabile ai sentimenti umani, dove si viene massacrati di botte per denaro e dove il contatto esistenziale si sgretola sotto il peso dei soprusi.

Suonato più che declamato, DIALOGUE di Souvik Chakraborty è uno psichedelico viaggio in India che ricorda molto un videoclip anni ’80.

PAOLA MAKES A WISH di Zhannat Alshanova è un film consigliato agli uomini; l’ affascinante dialogo nulla ha da invidiare a “ sex and the city”.

Una delle cose che la forzata clausura non ci ha sottratto è la fantastica capacità di attraversare il vortice delle immagini filmiche metabolizzandole attraverso la nostra personale visione.

Fatelo sempre, è il presidio più a buon mercato che esista.

Appuntamento a mercoledì sera.

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