Paolo Gallina

La mente liquida. Come le macchine condizionano, modificano o potenziano il cervello.

Edizioni Dedalo

Grazie alla neuroplasticità, ogni volta che interagiamo con l’ambiente e con le macchine, i nostri neuroni mutano: si potenziano o si atrofizzano, attivano nuove connessioni o interrompono quelle già esistenti. La struttura del cervello è simile a una materia liquida e viscosa, capace di riplasmarsi. Dato che oggi molti stimoli ambientali provengono dalle tecnologie, che riescono a incastonarsi nelle nostre abitudini quotidiane, il rapporto tra mente e macchine diventa fondamentale. Forte di un’attiva ricerca nel settore della robotica e dell’intelligenza artificiale, Paolo Gallina, professore di Robotica presso l’Università di Trieste, mescola con equilibrio e ironia risultati scientifici ed esperienze quotidiane, facendoci comprendere i meccanismi consci e inconsci con cui la mente si fa condizionare, aiutare o persino “violentare” dalle macchine.

Federica Angeli

A mano disarmata

Baldini+Castoldi

Due spari nella notte, le finestre che si aprono e subito dopo un grido: “Tutti dentro, lo spettacolo è finito!” Siamo a Ostia, nel 2013, e tra gli abitanti di quei palazzi c’è anche Federica Angeli, cronista di nera per le pagine romane di “la Repubblica”, che in quella periferia è nata e cresciuta. Da tempo si occupa dei clan locali e ha subìto gravi minacce. Sa quindi come è fatta la paura, ma crede che l’altra faccia della paura sia il coraggio. Se i vicini rientrano obbedienti al comando del boss, lei decide di denunciare ciò che ha visto. Dal giorno dopo la sua vita è stravolta: per la sua incolumità le è assegnata una scorta, eppure nessuna intimidazione fa vacillare la sua fede in un noi con cui condividere la lotta per la legalità.