Diario di bordo di giovedì 3 luglio

Senza un attimo di tregua, titolava negli anni Sessanta un bel film d’azione con Lee Marvin.

Hazel_webFacciamo nostro questo assunto per parlare dei giorni centrali dell’International ShorTS Film Festival 2014, che moltiplica le occasioni di incontro e ci regala momenti di adrenalina pura.

Ecco il premio “MATTADOR”, che ogni anno rinnova il ricordo del nostro amico Matteo Caenazzo ed è finestra spalancata su nuovi talenti autoriali.

Salutato da applausi scroscianti ecco il cortometraggio “e tu?” di Giorgio Salamone; Maurizio Soldà, attore non comune a partire dalla fisicità, regala il suo volto lordo di sangue ad una storia terribile che si chiarisce solo nella sequenza conclusiva.

Variopinta da far guarire un daltonico, la coppia figlio madre di “Hazel” dello svizzero Tamer Ruggli è introdotta dalle note di “Pata Pata” della indimenticabile Miriam Makeba; si tratta di un lavoro malizioso ed erotico, caustico nel prendersi gioco del focolare domestico.

Un campeggio, un ragazzino introverso, una piccola e bionda compagna di giochi che lo incita al dialogo, il padre di lei, la spuma del mare e le onde, bellissime ed ipnotiche…sembrerebbe una cartolina delle vacanze, ma attenzione, qualcosa non è come sembra e la vicenda assume connotati quasi thriller.

Dirige una donna, la francese Mathilde Bayle; titolo del corto “Le maillot de bain”.

Co-produzione tra la Francia e l’Argentina “Padre” di Santiago ‘Bou’

Grasso ci immerge in un piccolo mondo di legno e di ombra dove una donna e il padre anziano convivono con gli spettri di un antico passato militare.

Un uomo semplice e di origini campagnole crede di aver concluso un affare d’oro cedendo la propria mucca; peccato che la sventurata debba morire di carestia, crudele attrazione in un museo di un altrettanto crudele happening d’arte moderna; nonostante l’impegno del contadino la storia non finirà bene.

L’autore del cortometraggio non ci somministra pillole della felicità, il reale è cattivo, e così va raccontato. Vaca-finlandeza_web

I credits del lavoro sopracitato sono i seguenti: “Vaca Finlandeza” è il promettente titolo, dietro la macchina da presa il romeno Gheorghe Preda.

Spalancate i vostri occhi! Arrivano accompagnate da una colonna sonora assordante le lumache formato gigante di “Cargols!” di Geoffrey Cowper.

Il film attinge da un’immaginario collettivo infarcito di teen-agers, mostri BLOB-Style, indiavolate boy-bands…un circolo adolescenziale con diverite e consapevoli citazioni.

Chi scrive è un vero e proprio adoratore del cinema horror, viziato quindi da innumerevoli visioni che accellerano il battito cardiaco; da tanto non mi capitava di vedere un sapiente ed accurato meccanismo di tensione come quello pensato da Nicola Prosatore per “Il serpente, niente è come sembra”; una frenetica favola nera che non lascia respiro introdotta dal formidabile assolo recitativo di Cesare Bocci al bar.

Avete mai provato a pensare a quanti strani incontri si consumano su di un tram o qualsivoglia altro mezzo di trasporto?

“Don’t let the door hit you on your way out” è la storia di una vecchia e supponente signora inglese che avrà i suoi grattacapi a causa di un incontro inaspettato: un piccolo film garbato e divertente.

“Bishtar Az Do Saat” di Ali Asgari arriva nel cuore della serata ed è una dolorosa vicenda di ospedali e di gravidanze dove due anime trafitte si allontanano dalla bellezza dello stare insieme.

Senza alcun risparmio in tema di umorismo sessuale e di corrosiva analisi degli ambienti sociali, ecco arrivare dalla Svezia “Adelshingst”

della coppia S. Priftis e L. Hartin.

E’ un lavoro che ci inserisce fin dai gialli cartelli d’apertura e mediante la tecnica del collage in un clima politically uncorrect da cartone animato capriccioso.

Chiusura all’insegna dell’analisi comportamentale senile per “Dotty”

della coppia neozelandese M. Andrews e B. O’Gorman; quasi una lenta partita a ping-pong, ovviamente in senso recitativo, tra le due protagoniste Joyce Irving e Alison Bruce.

Per stasera è davvero tutto, appuntamento a venerdì per le numerose occasioni di incontro e di confronto.

Riccardo Visentin

 

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