DIARIO DI BORDO DI DOMENICA 1 LUGLIO

TRA AZZURRE MALINCONIE E VIAGGI NEL TEMPO
Gli Italiani festeggiano il primo giorno di luglio fiondandosi al mare come sacrosanto, a maggior ragione è stata una graditissima sorpresa trovare gremito il Maremetraggio Village per una domenica mattina all’insegna dell’approfondimento cinematografico.
Una voce ( ed una penna ) lucida come quella di Maurizio Cabona è quanto serve per moderare un dibattito impegnativo come quello intitolato “Serbia : ieri, oggi e domani”.
Ancora freschi della bella visione del nuovo film di Dusan Milic “Gucha!”, abbiamo incontrato il medesimo regista che si è contraddistinto per disponibilità e simpatia.
Nodo nevralgico della dotta conversazione, i rapporti produttivi e distributivi che in questi ultimi anni hanno contrassegnato con i loro cambiamenti la cinematografia dei paesi dell’ Est.
Mentre i telegiornali ci narrano di spiagge infuocate e temperature decisamente fuori dalla norma,
passiamo da un pomeriggio torrido alla fresca soireé del giardino pubblico.
Presenze femminili da segnalare: la bionda e simpaticissima Chiara Sani, tra le protagoniste del film di Mariantonia Avati “Per non dimenticarti” e la stessa regista reduce da una prova aurorale riuscita; inizia poi la consueta serie di assortiti cortometraggi internazionali, alcuni dei quali a nostro avviso tra i migliori visti in questa edizione del Festival.
Un ambiente opprimente, freddo e grigio circonda il ragazzino protagonista del corto italiano di Gianclaudio Cappai “Purchè lo senta sepolto”: una straziante riflessione sulla morte e sul destino dei viventi, adulti o minorenni che siano.
La Parigi cara ai cuori sensibili è quella della Torre Eiffel, dei film minimalisti di François Truffaut, delle canzoni indimenticabili di Charles Aznavour e di Gilbert Becaud; tutto questo mondo rivive in “Comme un air” del francese Yohann Gloaguen: una canzone lunga nove minuti fischiettata da innumerevoli personaggi.
Fu per primo Vittorio De Sica a teorizzare il talento naturale e destrutturato degli adolescenti: della storica lezione si ricorda Jan Wagner per il suo fulminante “Porno” : un minifilm che la dice lunga sui primi tormenti sentimental-sessuali, aggiungendo come asso nella manica un finale di rara poesia.
Già segnalato durante alcuni festival di cinema Fantastico, arriva sullo schermo di Maremetraggio l’inquietante apologo de “La guerra” della coppia Luiso Berdejo – Jorge C.Dorado: ancora un bambino come protagonista, vittima di un destino terrificante che condanna l’evento bellico come massima forma di ottusità dell’uomo.
Cinema tutto al femminile con il corto di Petra Schroder “Knospen Wollen Explodieren”: proviene dalla Germania ed è quasi un mediometraggio dai contorni fiabeschi, quasi una versione sarcastica e provocatoria delle fiabe dei Fratelli Andersen.
Giocato invece sul sempre attuale tema del rapporto tra gli uomini e gli animali è il cortometraggio “Carlitopolis” di Luis Nieto: spassoso divertissement con protagonista un topolino da laboratorio, Carlito appunto, che viene centrifugato dalla pazzia medica di un giovane sperimentatore.
Torniamo in Italia con due giovani protagonisti dell’altrettanto giovane cinema italiano, molto amati dal pubblico e non debuttanti per quanto riguarda il cortometraggio: parliamo di Cecilia Dazzi e Valerio Mastandrea, protagonisti di una mancata lìasonne sentimentale nel piacevole lavoro di Stefano Chiodini “Sotto le foglie”.
Simpaticissimo nella migliore tradizione dei cortometraggi d’animazione, il cane paranoico inventato da Bill Plympton : si aggira in un pandemonio dove animali e uomini seguono un codice comportamentale parossistico e survoltato.
Seconda parte di serata in grande stile con la proiezione del già menzionato “Per non dimenticarti” di Mariantonia Avati presente ad un incontro con il pubblico al Maremetraggio Village nella mattina di lunedì.
Riccardo Visintin

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