Diartio di bordo di mercoledì 5 luglio

“POESIA D'AUTORE SOPRA UN MARE AGITATO”
Mercoledì mattina, una di quelle mattine così calde che ti fanno rimpiangere dicembre e i vetri che si ghiacciano… Per fortuna non c’è tempo da perdere per le lamentele: la bellissima Isabel Russinova e il disponibile regista Alberto Bassetti sono ai microfoni.

Lo scopo è incontrare il pubblico, quello che ha decretato il successo del loro film “Sopra e sotto il ponte”. Isabel, visibilmente emozionata (è triestina) abbraccia la sorella giornalista Barbara Cociani, volto noto di telequattro.
Nel pomeriggio terzo appuntamento con la didattica del cinema: Luna Park continua a girare a pieno ritmo, stavolta si è parlato di casting con Francesco Vedovati e di produzione con Valeria Licurgo.
Sera ventilata e soprattutto meno ingombrante dal punto di vista “sportivo” (anche se la Francia incontra il Portogallo). Meglio così perché il menù della serata è ricchissimo: addirittura dieci cortometraggi, un esaustivo giro del mondo attraverso il cinema.
Partenza all’insegna del più rigoroso impegno sociale grazie a “Colpevole fino a prova contraria” di Hedy Krissane, teso e accusatorio nei confronti di chi detiene (male) il potere.
Cambio completo di timbro drammaturgico per il meraviglioso “Hibernation” del britannico John Williams, un giovanissimo autore che ha capito tutto sul mondo dell’infanzia, sui riti e le paure di chi è vulnerabile, indifeso eppure sorretto dalla fiammella della fantasia.
Straziante a dir poco, intriso di una malinconia opprimente, adagiato su di una scenografia cupamente invernale: “Pappa” del norvegese Matias Armand Jordal prosegue la descrizione del mondo infantile, microcosmo dalle pareti di cristallo da salvaguardare.
Un vero e proprio mito del cinema di genere italiano, Franco Nero, è protagonista della suggestiva opera di Alessandro Dominaci “L’ultimo Pistolero”: il tramonto di un eroe ed il suo suicidio, caricaturale e sarcastico omaggio a tutta un’epoca.
Proviene dalla repubblica slovacca “Noc v hoteli”, sottile per stile e capacità di narrazione: l’ambientazione gotica si aggiunge ad un certo sapore teatrale che non inficia il tutto.
Il surreale spirito francese di Stefan Le Lay anima la sua opera “Le baiser”, che da incontro romantico si trasforma in spassoso e cinico “gioco al massacro”.
Ancora eccellente cinema internazionale grazie al nostro “Acqua” di Mauro Magazzino, dalle vaghe reminescenze truffautiane: scintillante la fotografia e d’atmosfera la messa in scena.
” We have decided not to die” di Daniel Askill, cortometraggio australiano, è opera figurativamente insinuante, moderna e spigliata per l’uso delle nuove tecnologie.
Quattro minuti e mezzo: basta questa scheggia di tempo al bulgaro Andrei Tzetkov per la sua squisita parabola animata. Un gioiellino da assaporare passo dopo passo.
Infine, conclusione apocalittica con “Inicio do fim” del brasiliano Gustavo Spolidoro, una delle opere più incisive presenti in cartellone.
Ancora cinema italiano con il lungometraggio “Basta un niente”di Ivan Polidoro.
Quasi una versione “amatriciana”dei “tradimenti ” di Harold Pinter: godibilissimi gli interpreti!
Appuntamento a giovedì sera.
di Riccardo Visintin
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