“Diario di bordo” della quinta serata

L’ORCHESTRA DEI PERSONAGGI FA TAPPA A MAREMETRAGGIO
Maremetraggio quest’anno ha fatto più di una volta i conti con un clima a dir poco selvaggio.
Tempesta d’acqua e di vento martedì pomeriggio proprio poco prima dell’arrivo al Maremetraggio Village di John Hemingway; seconda tappa forzata al Cinema Excelsior dove sono scorsi alcuni cortometraggi più interessanti del Festival.

Mai come quest’anno la macchina da presa nel senso più ampio del termine si è concentrata sul mondo infantile: quasi che la naturalezza e la disponibilità dei piccoli protagonisti vinca su ogni adulto e su ogni drammaturgia scritta a tavolino.
Questo per dire che il cortometraggio tedesco “Am see” della tedesca Ulrike Von Ribbek – gita al lago dagli inaspettati sviluppi – prosegue il lungo elenco di cortometraggi a sfondo infantile ed adolescenziale. Ennesima menzione d’onore per un piccolo protagonista, in questo caso Simon Engelke.
Sincero e spensierato è stato il divertimento del pubblico di fronte al fronte al piccolo film italiano “Aspettando il treno” di Catherine Mc Gilvray dedicato idealmente a tutte le nonne.
Girato in un bianco e nero che valorizza una campagna pigra e tipicamente italiana, il cortometraggio rimanda esplicitamente ad alcune atmosfere che si chiamano Federico Fellini e Pupi Avati naturalmente risolti in una chiave più disincantata e moderna.
Una piccola grande diva del piccolo schermo come Margot Sikabony è tra i protagonisti di “Làlibi” di Marco Cucurnia: quasi una riedizione 2005 del sacro testo di Luigi Pirandello “Enrico IV”.
Sensibilità ed accortezza nella descrizione d’ambiente sono al centro della favoletta morale “Natan” del duo svedese ” Bergergard ed Holmstrom; Come sempre è difficile portare sullo schermo il disagio o l’arretratezza mentale, ma allo sfortunato ed indifeso protagonista Natan è impossibile non guardare con affetto e malinconia.
Niente di nuovo sotto il sole (è un parere, come sempre solo di chi scrive) per il lavoro polacco “You are there” di Anna Kazejak.
Certi dolorosi nodi parentali e sentimentali sono sciolti con capacità, non sempre però la recitazione dei giovani protagonisti sorregge una storia tutta fatta di sguardi e di gesti.
Il nostro Filippo Soldi è regista dello spassoso divertissement “In tram”, sulla necessità di conoscere in inglese nel mondo sociale odierno; interpreti conosciuti al pubblico come Piera Degli Esposti e Gigio Alberti che creano una irresistibile coppia… mobile da teatro dell’assurdo.
Consueta visione finale con il lungometraggio “Ogni volta che te vai” di Davide Cocchi che unisce due talenti emergenti della commedia come Cecilia Dazzi e Fabio De Luigi.
Il film che gode di una gentilezza di toni e di misure, ingloba le memorie dei glorioso tempi delle orchestre romagnole (mai visto Pupi Avati, mister Cocchi?) con la recitazione convulsa e survoltata di Fabio De Luigi.
Sempre deliziosa Cecilia Dazzi ancora in forma dopo le indigestioni di gelato.

Riccardo Visintin

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