3 metri sopra Trieste

Trieste 5 luglio – Il Maremetraggio Village di Piazza della Borsa è gremito di ragazzine ansiose di vedere il loro nuovo idolo di celluloide: Riccardo Scamarcio è atteso al festival, dove ieri sera è stato presentato 3 Metri sopra il cielo, il film che lo ha lanciato nell’olimpo dei belli cinematografici e che è in concorso a Trieste per la sezione IPPOCAMPO dedicata ai lungometraggi.

Sono presenti Luca Lucini e Federico Moccia, regista del film e autore del libro culto. Prima di iniziare l’incontro con il pubblico Luca prende in mano il cellulare e lo avvicina al microfono: c’è Riccardo in linea che vuole salutare le sue fan e che annuncia che purtroppo non potrà essere presente per un grave problema di famiglia.
Dopo scene di isteria collettiva in puro stile “Sposerò Simon LeBon”, il dibattito riesce a prendere inizio e l’autore del romanzo racconta le strane circostanze che hanno portato alla pubblicazione del libro, nel lontano 1992: ostinazione, convinzione, voglia di raccontare una storia d’amore sincera, coincidenze, fortuna. Da un libro divenuto fenomeno attraverso il passaggio di fotocopie nell’ambiente giovane romano, all’idea di farne un film, dall’incontro con una casa editrice che decide finalmente di pubblicare il romanzo fino alla realizzazione della pellicola con Scamarcio.
E poi è Luca a raccontare il resto della vicenda, la scelta degli attori, l’adattamento della storia, la ricerca delle location in quei luoghi così familiari alla gioventù della ‘Roma bene’. C’è spazio anche per qualche anticipazione, così scopriamo che Moccia sta già scrivendo un seguito della storia di Babi e Step e che il secondo libro sarà accompagnato da un sequel cinematografico. Che però non sarà diretto da Lucini.
Gradito intervento del cortista Massimiliano Mauceri, che ieri ha ricevuto molti applausi per il suo “C’era una volta un re”, storia d’amore e di contrasti in un complicato piano sequenza di 10 minuti, in concorso nella sezione MAREMETRAGGIO.
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