QUANDO I BAMBINI GIOCANO IN CIELO
Groenlandia Orientale. Inizi del novecento, agli albori della colonizzazione europea. Un giovane cacciatore inuit saluta sua moglie e il figlioletto appena nato ed esce in mare col suo kayak. Poco dopo, tra i fiordi, durante la battuta di caccia, viene assassinato. Ancora in fasce, il piccolo Quipingi incontra…
regia/director lorenzo hendel soggetto/subject lorenzo hendel sceneggiatura /screenplay lorenzo hendel, silvia innocenzi fotografia/cinematographer frederic fasano montaggio/editing anna napoli scene / scene design luisa iemma musica / music hilmar orn hilmarsson suono / sound dolby digital cast/cast angjiuk j. bianco, pele Kristiansen, niels ole maqe, gedion josvassen, lars Kristiansen, bent kûitse, karl pivat, olaf i. berthelsen, jóhann g. jóhannsson, bruno stori, julian ferro genere / genre drammatico formato originale/original format 35 mm – color durata/running time 106’ paese di produzione/country of production italia, danimarca, regno unito, islanda / italy, denmark, united kingdom, island produzione/production orione cinematografica distribuzione/distribution
Groenlandia Orientale. Inizi del novecento, agli albori della colonizzazione europea. Un giovane cacciatore inuit saluta sua moglie e il figlioletto appena nato ed esce in mare col suo kayak. Poco dopo, tra i fiordi, durante la battuta di caccia, viene assassinato. Ancora in fasce, il piccolo Quipingi incontra così il suo destino di bimbo senza padre, esposto alla crudeltà di una natura estrema e alla violenza di un’umanità arcaica in lotta per la sopravvivenza. Tutta la sua vita sarà segnata dal bisogno di riparare la sua infanzia mutilata e di affidarsi al sostegno di un padre.
LORENZO HENDEL Lorenzo Hendel nasce a Firenze nel dicembre 1950. Alla fine degli anni settanta si trasferisce a Perugia, dove lavora alla sede regionale della RAI a un progetto di documentazione della realtà sociale territoriale, pur senza perdere di vista la ricerca sui linguaggi della televisione e l’impegno costante nella fiction teatrale e videoteatrale. Nel 1988 si trasferisce a Roma, e continua dentro RAI 3 l’attività di regista televisivo a tutti i livelli, mentre il lavoro di documentarista lo porta a viaggiare in tutti e sei i continenti (compresa l’Antartide). Nel 1996 realizza il corto “Tramonto”, nell’opera collettiva “Intolerance”, presente in rassegne di cortometraggi in Italia e all’estero.“Quando i bambini giocano in cielo” è il suo primo lungometraggio per il cinema.
2005 Quando i bambini giocano in cielo (lungometraggio, feature) 1996 Tramonto (corto, short) |
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