ANTONIA

Ferdinando Cito Filomarino
Italia, Grecia / Italy, Greece 2015, 35mm, 96’

Antonia Pozzi scrive poesie. Lo fa in segreto, e non immagina che un giorno sarà uno dei maggiori poeti italiani del Novecento. Vive in quella società sorda che è la Milano degli anni ’30. Antonia ama, scrive, fotografa e scala montagne. Questi sono gli ultimi dieci anni della sua breve vita.


Antonia Pozzi writes poetry in secret. She does so, of course, not knowing that she is to become one of the most important Italian poets of the 20th century. She lives in 1930s Milan under a regime that is deaf to her. Antonia falls in love, writes, takes photographs and climbs mountains. These are the last ten years of her brief, intense life.

sceneggiatura / screenplay
Ferdinando Cito Filomarino, Carlo Salsa

fotografia / cinematographer
Sayombhu Mukdeeprom

montaggio / editing
Walter Fasano

costumi / costume designer
Ursula Patzak

scenografia / set decoration
Bruno Duarte

cast
Linda Caridi, Filippo Dini, Alessio Praticò, Luca Lo Monaco, Perla Ambrosini, Federica Fracassi, Maurizio Fanìn, Hervé Barmasse, Alberto Burgio

genere / genre
Fiction

produzione / production
Luca Guadagnino, Marco Morabito

ARIANNA

Carlo Lavagna
Italia 2015, 4K, Dolby 5.1, 83’

Arianna ha diciannove anni ma ancora non ha avuto il suo primo ciclo mestruale. Gli ormoni che il suo ginecologo le ha prescritto non sembrano avere effetto sul suo sviluppo, a parte un leggero ingrossamento del seno che però le provoca fastidio. All’inizio dell’estate, i suoi genitori decidono di riprendere possesso del casale sul lago di Bolsena dove Arianna era cresciuta fino all’età di tre anni e in cui non era ancora tornata. Durante la permanenza nella casa, antiche memorie cominciano a riaffiorare, tanto che Arianna decide di rimanere anche quando i genitori devono rientrare in città.
I pomeriggi passano lenti e silenziosi, mentre Arianna comincia a indagare sul proprio corpo e sul proprio passato; l’incontro con la giovane cugina Celeste – così diversa e femminile rispetto a lei – e la perdita della verginità con un ragazzo della sua età, spingono Arianna a confrontarsi definitivamente con la vera natura della propria sessualità.

Sceneggiatura
Carlo Salsa, Carlo Lavagna, Chiara Barzini

Fotografia
Hélène Louvart

Montaggio
Lizabeth Gelber

Musica
Emanuele de Raymondi

Tecnico del suono
Ivano Mataldi

Costumi
Zazie Gnecchi Ruscone

Scenografia
Fabrizio D’Arpino

Cast
Ondina Quadri, Massimo Popolizio, Valentina Carnelutti, Corrado Sassi, Blu Yoshimi, Eduardo Valdarnini

Genere
Fiction

Produzione
Ring Film, Rai Cinema

Distribuzione
Istituto Luce Cinecittà

I CORMORANI

Fabio Bobbio
Italia / Italy 2016, DCP, 88’

Nell’estate dei loro dodici anni Matteo e Samuele passano le giornate tra il fiume, il bosco e il centro commerciale, ma rispetto agli anni precedenti qualcosa sta cambiando. Il gioco diventa noia, la fantasia cede il passo alla scoperta, l’avventura si trasforma in esperienza di vita. Un’estate senza inizio e senza fine, il racconto di un’amicizia, di un’età e di un territorio costretti a mutare con il tempo che scorre inesorabile.


In the summer of their twelfth year, Matteo and Samuele spend their days between the river, the forest and the shopping centre. But, compared to previous years, something is changing. The game becomes boring, imagination gives way to discovery, adventure turns into life experience. A summer without beginning and without end, a story about a friendship, an age and a land which are obligated to change with the inexorable passage of time.

sceneggiatura, montaggio / screenplay, editing
Fabio Bobbio

fotografia / cinematographer
Stefano Giovannini

musica / music
Ramon Moro, Paolo Spaccamonti

tecnico del suono / sound editor
Manuel Paradiso, Simone Olivero

cast
Samuele Bogni, Matteo Turri, Valentina Padovan

genere / genre
Fiction

produzione, distribuzione / production, distribution
Strani Film

I TALK OTHERWISE

Cristian Cappucci
Italia, Svizzera / Italy, Switzerland 2015, HD, Dolby 5.1, 117’

Un film che percorre l’Europa lungo lo sguardo del Danubio. Realizzato attraversando 8 paesi e 9 idiomi, da Ovest a Est, dal Capitalismo al Comunismo, dalla Foresta Nera al Mar Nero, scorrendo tra le mescolanze, le fratture e le contraddizioni culturali delle terre che il grande fiume attraversa. Come un road movie si muove dalle sorgenti in Germania, passando per l’Austria e alcuni paesi dell’ex blocco comunista – Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria, Romania – fino a sfociare nel Mar Nero, in un viaggio dal passato all’avvenire dell’Europa.


A film about a journey along the Danube from the viewpoint of the river itself. The shoot spanned 8 countries and 9 languages, from West to East, from Capitalism to Communism, from the Black Forest to the Black Sea, flowing between the mixtures, the rafts, and the cultural contradictions of the lands crossed by the great river.
Conceived as a road movie, it follows the river from its source in Germany, across Austria and some former Communist countries – Slovakia, Hungary, Croatia, Serbia, Bulgaria, Romania – all the way to its mouth in the Black Sea, on a journey from the past to the future of Europe.

sceneggiatura / screenplay
Christian Cappucci

fotografia / cinematographer
Alessio Valori

montaggio / editing
Manuel Donninelli

musica / music
Marco Biscarini, Alessandro Cipriani, Daniele Furlati, Jan Maio

tecnico del suono / sound editor
Maurizio Argentieri

genere / genre
Sperimentale / Experimental

produzione / production
InClouds

distribuzione / distribution
Microcinema

MOJ BRATE

Nazareno M. Nicoletti
Italia, Canada, Bosnia Herzegovina / Italy, Canada, Bosnia Herzegovina 2015, Digital, Dolby 5.1, 78’

Attore, clown, archeologo e ricercatore universitario, Alberto Musacchio muore suicida nel 2001. La sua scomparsa lascia una ferita in tante persone che Alberto aveva sfiorato con la sua vitalità. Tra queste Stefano, 14 anni dopo, intraprende un viaggio per raccogliere le tracce emotive di questa esistenza che si è srotolata tra Roma, Mostar – dove insieme avevano organizzato laboratori teatrali per bambini e adolescenti traumatizzati dalla guerra – e il Canada, dove negli ultimi anni della sua vita Alberto insegnava e studiava. E dove ha lasciato scritto che fossero conservate le sue ceneri.


Actor, clown, archeologist and university researcher Alberto Musacchio took his own life in 2001. His death hurt many people who had been touched by his vitality. One of these was Stefano who, fourteen years later, goes on a journey looking for the emotional traces left by Alberto’s life and work. He visits Rome, Mostar – where together they had run theater workshops for children and youths traumatized by war – and Canada, where Alberto spent the last years of his life studying and teaching, and where he also requested in writing that his ashes should remain.

sceneggiatura, fotografia, montaggio / screenplay, cinematographer, editing
Nazareno M. Nicoletti

musica / music
Marco Messina

tecnico del suono / sound editor
Matteo Pagliarosi

cast
Stefano Gabrini, Marco Musacchio, Hamica Nametak, Andrea Arcangeli, William Anselmi, Karen Tomashavsky, Vincenzo Maselli, Deb Joly

genere / genre
Documentario / Documentary

produzione / production
Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema

MONTEDORO

Antonello Faretta
Italia / Italy 2015, Super 16mm, Dolby Surround, 90’

Una donna americana di mezza età scopre inaspettatamente le sue vere origini solo dopo la morte dei genitori. Profondamente scossa, e in preda ad una vera e propria crisi di identità, decide di mettersi in viaggio sperando di poter riabbracciare la madre naturale mai conosciuta. Si reca così in un piccolo e remoto paese dell’Italia del Sud, Montedoro. Al suo arrivo viene sorpresa da uno scenario apocalittico: il paese, adagiato su una maestosa collina, è completamente abbandonato e sembra non sia rimasto più nessuno.


A middle aged American woman unexpectedly discovers her true origins after her parents’ death. Deeply moved, mired in an identity crisis, she decides to travel with the hope of her biological mother, whom she never knew. She therefore goes to a small and remote place in the South of Italy, Montedoro. Upon her arrival she finds an apocalyptic scene: the village, perched on a majestic hill, is completely abandoned and nobody seems to live there anymore.

sceneggiatura / screenplay
Antonello Faretta

fotografia / cinematographer
Giovanni Troilo

montaggio / editing
Maria Fantastica Valmori

musica / music
Vadeco

tecnico del suono / sound editor
Stefano Sabatini

costumi / costume designer
Federica Groia

scenografia / set decoration
Nunzia Decollanz

cast
Pie Marie Mann, Joe Capalbo, Caterina Pontrandolfo, Luciana Paolicelli, Domenico Brancale, Anna Di Dio, Mario Duca, Aurelio Donato Giordano

genere / genre
Fiction

produzione, distribuzione / production, distribution
Noeltan srl

I RACCONTI DELL’ORSO

Olmo Amato, Samuele Sestieri
Italia, Finlandia, Norvegia / Italy, Finland, Norway 2015, DCP, New Digital, 67’

In un mondo abbandonato dagli uomini, un monaco meccanico insegue uno strano omino rosso. Dopo aver attraversato boschi, città morte e lande desolate, i due buffi personaggi raggiungono la cima di una collina magica. Il ritrovamento di un vecchio peluche d’orso ormai malandato li farà riconciliare. Uniranno così le forze, nella speranza di poter dare vita al giocattolo inanimato e sfuggire al vuoto che li circonda.


In a world abandoned by humans, a mechanical monk follows a strange little red man. After crossing forests, dead cities and desolate plains, the two odd characters reach the top of a magic hill. The discovery of a torn teddy bear who’s in bad shape reconciles the two. They join forces, in hope of bringing the inanimate toy to life and escaping the void that surrounds them.

sceneggiatura, fotografia / screenplay, cinematographer
Samuele Sestieri, Olmo Amato

montaggio / editing
Samuele Sestieri

musica / music
Riccardo Magni

tecnico del suono / sound editor
New Digital

scenografia / set decoration
Marianna Coppo

cast
Olmo Amato, Samuele Sestieri, Freya Roberts, Bengt Roberts

genere / genre
Fiction

produzione / production
Olmo Amato, Samuele Sestieri