COM STAMPA 8 luglio

ULTIMI GIORNI “CALDI” PER SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL: IN ARRIVO OSPITI, REGISTI, ATTORI E GIURATI. DUE ANTEPRIME ASSOLUTE CON I CORMORANI” DI FABIO BOBBIO E “RUBANDO BELLEZZA” CON BERTOLUCCI.

Giornata a tutto cinema venerdì 8 luglio con ShorTS organizzato dall’associazione Maremetraggio. Dopo i consueti laboratori del mattino e il workshop Realmente liberi tenuto da Andrea Segre alla Mediateca La Cappella Underground, tra le novità ci sarà alle 18.30 – sempre in mediateca – la presentazione del volume Il cinema breve di Sergio Arecco: da Walt Disney a David Bowie, il dizionario del cortometraggio dal 1928 al 2015. Il dizionario esplora il cinema a minutaggio ridotto (corti e mediometraggi) in duecento schede raccontate in maniera appassionata e tutt’altro che striminzite, come potrebbe suggerire di primo acchito la narrazione contratta di una voce di un dizionario. Raccolte in decadi, le opere alternano nomi che hanno fatto grande la settima arte a cineasti poco conosciuti, e ci ricordano cosa è stato e cos’è ancora oggi il cinema breve, la sua forza: palestra per farsi le ossa, giardino segreto di ossessioni, luogo di sfida intellettuale senza compromessi, diario… In collaborazione con Mediateca La Cappella Undergorund.

E si svolgerà nel pomeriggio la premiazione dei vincitori del premio Oltre il Muro. Grazie alla preziosa collaborazione del regista Davide Del Degan e all’impegno del presidente e direttore artistico del festival Chiara Valenti Omero, insieme a Ivan Gergolet, i detenuti anche quest’anno sono chiamati a valutare i corti italiani in concorso al festival e ad assegnare al migliore il premio Oltre il Muro.

Dal 2009 l’Associazione Maremetraggio, sempre attenta al sociale e al suo territorio di riferimento, porta il suo cinema tra i detenuti all’interno della Casa Circondariale di Trieste.

La sera sarà all’insegna delle anteprime italiane e assolute. Alle 20 al cinema Ariston, I cormorani di Fabio Bobbio, in gara nella sezione Nuove Impronte per il Premio SNCCI, il Premio del Pubblico BAKEL e il Premio Nuove Impronte. Il film narra di due dodicenni che d’estate passano le giornate tra il fiume, il bosco e il centro commerciale, ma il tempo scorre inesorabile e rispetto agli anni passati tutto si trasforma da gioco in esperienza di vita.

Alle 21.30, l’anteprima assoluta di Rubando bellezza. In esclusiva per ShorTS, questo documentario di Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli e Danny Biancardi, racconta la vita della famiglia Bertolucci: un film che si presenta come l’analisi poetica di una famiglia straordinaria, e della consuetudine in arte di trarre ispirazione (rubando, appunto) da chi ci ha preceduto e da chi ci circonda, sia in ambito familiare, sia nel proprio ambiente sociale, per nutrire e comporre la propria personale visione del mondo, e la propria sensibilità poetica e artistica. Nel cast, proprio loro: Attilio Bertolucci, Bernardo Bertolucci, Lucilla Albano Bertolucci, Giuseppe Bertolucci insieme a Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco, Fabio Bianchini, Morando Morandini, Luigi Menozzi, Angelo Tonelli, Remo Galeazzi. Un film che va visto e ascoltato, con la stessa attenzione e lo stesso rispetto ammirato degli autori: la figura di Bernardo è più presente apparentemente (è l’unico vivo) rispetto a quella di Giuseppe, che vive attraverso le parole della compagna, Lucilla Albano, che dice (anche tra le righe) cose belle e speciali. Ma è ancora una volta Attilio che incombe, che ha segnato nel profondo – nel bene e nel male – la vita dei suoi figli. Il titolo del film è un “furto” da Io ballo da sola, il cui titolo inglese è Stealing beauty.

La serata di corti in piazza Verdi si aprirà alle 21.30 con un extra: il corto Fatti osceni in luogo pubblico di Stefano Viali, girato a Trieste in occasione della scorsa edizione di ShorTS.

Prodotto da Dimitri Sassone per Ohana Film & Music Srl, grazie al contributo del Mibact – DG Cinema, FVG Film Commission e Nuovo Imaie, è stato girato nel luglio 2015 nella città di Trieste: Fatti osceni in luogo pubblico esplora, attraverso un impianto di forte impatto visivo, la violenza che si sviluppa all’interno dei rapporti interumani, in presenza di una grave malattia mentale e a causa del razzismo. La violenza che, se attuata per vendetta o legittimata da un’ingiustizia subita, può solo portare alla pazzia. La donna, come una mosca che si muove contro il vetro di una finestra, cerca una via d’uscita. Scegliendo il modo peggiore, quello che porta alla distruzione completa di sé e degli altri, come conseguenza di una dissociazione del pensiero. Ma c’è sempre la possibilità di un cambiamento: la donna può tornare a diventare un essere umano, ricreando un’immagine interna sana e vitale di se stessa che le permetterà di rifiutare con determinazione con l’orrore della violenza. Seguirà la sezione Maremetraggio con i cortometraggi in gara per il Premio Enel di 5000 euro, il Premio Studio Universal, miglior montaggio e molti altri.

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