Diario di bordo – lunedi 6 luglio
ShorTS International Festival non conosce soste, anzi moltiplica le occasioni di incontro e di confronto, sole e luna, bianco e nero ed in mezzo tutte le variazioni possibili.
Siamo in Piazza Verdi per il nostro consueto bagno di visioni,un bagno salvifico visto che corrobora corpo e intelletto.
Delicato e sferzante, il primo cortometraggio ci introduce nel mondo straziante di un bambino malato, del suo rapporto con il padre che gli racconta di un mondo fatato, di un pianeta perfetto.
Una storia che contrappone alle corsie d’ospedale ed al dolore la forza della favola. Dirige Andres Walter, titolo del cortometraggio HELIUM
Si continua, pochi minuti dopo le dieci, con un’opera italiana di Pierpaolo Paganelli, LA VALIGIA, film d’animazione sulla vecchiaia, con qualche reminiscenza del testo teatrale di Furio Bordon LE ULTIME LUNE.
Con il patrocinio del Polsky Institut, ecco le immagini lacustri e di vegetazione di LAS CIENI, dove una caccia all’uomo nei boschi funge da ennesimo monito contro la guerra. Dirige Andrezej Cichocki, che sa come rendere visivamente efficaci uomini ed animali-
PINEAPPLE CALAMARI,da par suo, è una buffa favola animata che illustra l’improbabile relazione sentimentale tra una stupefatta donnina ed il suo più che addomesticato cavallo.
Sorpresa finale, ben orchestrata dalla regista Kasia Nalewaika.
Ancora avanti con una produzione diretta da Hallvar Witzo, una surreale parata di veterani militari che presto diventa racconto multigenerazionale, cronometro di epoche diverse.
Si prosegue poi con un lavoro targato NZFILM, vale a dire WHISKER incentrato su di una singolare gara tra clochards, in palio un appetitoso premio gastronomico.
Per i più cinefili tra di voi,appare palese l’omaggio al classico horror di John Landis UN LUPO MANNARO AMERICANO A LONDRA . Bravo l’autore, Steven Saussey.L’ora è tarda, propizia quindi per un bicchiere di ironia in salsa iberica, fornitaci senza riserve da Rodrigo Canet con LITIO, partita verbale a ping pong tra ragazzo e ragazza.
Ana Blanco e Sasha Di Benedetto sono i piccoli protagonisti di TIN E TINA,biondissimi e cadaverici come i bambini alieni del vecchio classico di fantascienza IL VILLAGGIO DEI DANNATI Gotico e tragicomico sono evidentemente le cifre espressive del regista Rubin Stein, veramente sadici i suoi baby killers…
SNOWFLAKE invece è una produzione italoamericana attribuibile a Francesco Roder, una vertigine sentimentale tra donne che deve venire a patti con la fine del percorso umano.
Un forte e drammatico soggetto, a cui segue ERLEDIGUNG EINER SACHE di Dustin Loose dove un figlio alla ricerca del padre ricoverato in un ospedale psichiatrico vive un colloquio dai retroscena sconvolgenti.
Conclusione di serata per INSIDE THE BOX a firma David – Martin Porras, una produzione americana che gode di un eccellente clima di sospetto. Una vera e propria indagine poliziesca, dove forse le cose non sono esattamente come appaiono.
Un lavoro a sfondo sociale, sulla ghettizzazione della quale sono vittime certe persone malate.
Acqua fresca con tantissimi cubetti di ghiaccio, a questo anelano tutti per combattere il caldo – caldissimo.
In attesa del fresco, appuntamento a martedì sera.
Riccardo Visintin
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