Diario di bordo del 6 luglio

A Trieste oggi il cielo è straordinario: ha piovuto tanto, ed un viola color ametista sorveglia dall’ alto una delle giornate più intense del Festival.

Sono arrivati in tanti ospiti e spettatori, ci perdonerete qualche omissione causa amnesia.

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Maremetraggio è anche il Festival dei giovani :le stagiste Giulia e Gersiana, i volontari Matteo, Diego, Ionel, Caterina, Yodit, nei cui simpatici e disponibili gesti ritroviamo lo spirito verso l’arte più pulito ed autentico.

Dopo la comunicativa simpatia di Marco Giallini al Grand Hotel  Duchi D’Aosta, è tempo di India, affascinante orchidea policroma  che irrompe dalla bellissima mostra fotografica di Alberto Moretti, autore di rara sensibilità.

A questa segue una ricca selezione di fiamme cinefile: cortometraggi dal fascino esotico, drappeggiato di seta dai risvolti lillà.

Al Teatro Miela insomma, pieno spazio al Pianeta India.

Piazza Verdi, è invece tutta intenta a levare le ancore, in onore dei corti vincitori della sezione SOPRASOTTOVENTO.

Apre VENTO DI SARDEGNA  a firma  Davide Melis, documentario che ci riporta la viva voce dei protagonisti delle regate. Avventure a volte al limite del sopportabile, incoscienti e mirabili .

Ci riguarda molto da vicino, BARCOLANA  2011 di Dario Gasparo, che parla proprio di noi, del nostro golfo del nostro vivere il mare.

Sottolineato dalla sinuosa musica di Riuky Sakamoto, è un omaggio  alla “Gente di mare” che cantava illo tempore Umberto Tozzi con Raf.

Attenzione poi, tutta concentrata sulla sezione MAREMETRAGGIO.

Atmosfere da mistery-tale, inseguimenti ed omaggi al mondo dei supereroi per il lavoro di animazione DRIPPED di Leo Berrier , dove un omino divora le opere d’ arte.

Colonna sonora calda e tipicamente jazz , ed un invito allo spettatore a giocare con l’ autore indovinando i quadri…ingurgitati.

Andrea Corsini per la Mozukin-Mit Frame Produzioni è titolare de NON NEL MIO GIARDINO, percorso on the road, diurno e notturno di due personaggi che poi si ritrovano a cacciare insieme, a condividere un terreno impervio come quello da loro calpestato.

Ecco poi arrivare imprevista la morte, ed il film cambia assetto, si tramuta in fantascienza sociale ed apocalittica previsione di un mondo dove le prede sono gli umani.

Ivan Ruiz Flores è l’ autore di DULCE che è uno splendido paradigma sull’ amore ad ogni età, splendido gioco al tavolo in cucina tra infanzia, senescenza, albe e tramonti del soggetto umano.. Ecco che anche morire nel sonno per una fuga di gas diviene poesia.

Ettore Nicoletti non parla né di nonni né di nipoti come Flores ma il suo raggio d’azione è una rumba sentimentale fra un lui ed una lei, beffardo come il destino riservato alla protagonista incatenata. Titolo , of corse IL LUCCHETTO.

LINEA NIGRA  prodotto dalla Movimento Film è un lavoro affascinante e difficile, sulla gravidanza isterica e le dinamiche di coppia  in un ambiente agreste .

Interpreta e dirige Anna Gigante, una promessa diremmo, e l’ antagonista maschile è il bravo Ivan Framek.

Co-produzione tra il Portogallo e la Spagnia, O SAPATEIRO è un cartoon alla maniera dei vecchi maestri, oleografico, girato in color seppia con protagonista un anziano calzolaio in tinta- sughero.

Dopo tanta liricità e tanto impegno descrittivo, lo spettatore può tirare un sospiro di sollievo: ecco LUMINARIS di Juan Pablo Zaramella  che omaggia Jacques Tati, Charlie Chaplin e gli altri immortali cantori del cinema muto, oltre ad essere un inchino alla Luce.

OS MILIONARIOS vede dietro la macchina da presa il talentuoso Mario Gajo De Carvalho, con il suo nastro portoghese dai dissonanti e marroni titoli in autostrada.

E’ un film rarefatto come la china dei fumetti noir  di cui si nutre. Moralmente siamo nei dintorni de “L’ Avaro” di Molìere.

IL DIECI di Daniel Mejia ci trasporta invece sul verde terreno battuto di un campo di calcio, dove un convinto gruppo di bimbi scopre passo dopo passo regole dello sport e della vita; uno di loro pare rimanere fuori dalla torta, ma diverrà insostituibile.

SISTER di Michael Rittmansberger arriva dall’ Austria ed è un sogno / incubo  congelato, irrigidito; il mare e la morte attraverso un costante e suggestivo uso della messa a fuoco.

Terz’ultimo petalo del fiore narrativo di stasera L’ AUDIZIONE di Davis Kanepe ci presenta un’ assurda associazione che recluta finti clochard, non lesinando violentissime sanzioni a chi fa il furbo..

Un paesaggio invernale, una vecchina stilizzata, ambientazione alla Milne (l’ autore di Winnie the Pooh) per la fiaba d’ animazione retrò DOVE SEI AMOR MIO  di Veljko Popovic, che lascia il passo al collega di celluloide Costantin Paeplov con RIP favola romantica e funerea che ricorda alla lontana GHOST  e si pasce di un compiaciuto humor nero.

Non ci resta che salutarvi: sabato arriva in un baleno e le cose da raccontare saranno centinaia!

Riccardo Visintin

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